Olimpiadi, scontro su De Godenz La Lega locale a Fugatti «Non lo nomini nel comitato»

di Mario Felicetti

Clamoroso in Fiemme e Fassa. La sezione locale della Lega, che conta oltre 150 tesserati, ha invitato formalmente il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti a non nominare Piero De Godenz come rappresentante della Provincia nel comitato olimpico, come più volte ventilato, anche attraverso la stampa, in questi giorni, minacciando, in caso contrario, di non partecipare alle prossime elezioni amministrative di maggio.

Una posizione forte, che Fugatti evidentemente non potrà ignorare, visto il successo del partito di Matteo Salvini soprattutto in Fiemme, con l’elezione, l’anno scorso, di Gianluca Cavada ed un secondo consigliere mancato per una manciata di voti.

Lo stesso Cavada, segretario locale del partito da poco rieletto, primo firmatario di una lettera consegnata venerdì al presidente a nome di tutto il direttivo, che l’ha sottoscritta all’unanimità, ci ha confermato ieri di voler «recepire senza tentennamenti una indicazione molto chiara venuta dalla base. Tanto più - ha precisato - che abbiamo già proposto delle validissime soluzioni alternative».

«Ci preme ricordare - si scrive nel documento - che la presenza del Trentino tra le sedi delle gare olimpiche è stata fortemente voluta dalla Lega tramite i programmi elettorali dei suoi candidati di valle alle elezioni del 2018. Sono fatti incontrovertibili - si sottolinea - così come è anche vero l’interessamento del presidente Fugatti presso le autorità nazionali e, allo stesso tempo, lo scarso interesse della allora maggioranza di centrosinistra, di cui De Godenz era membro. Da parte della giunta provinciale non c’è stata alcuna smentita in merito a questa possibile nomina. Un fatto grave, anzi gravissimo, anche alla luce di quanto richiesto dai tesserati, dai sostenitori e dagli elettori, che hanno continuamente dimostrato in questi ultimi due anni la volontà di un cambiamento netto. Per molti decenni» la ulteriore stoccata polemica «la valle di Fiemme (e non solo) è stata (s)governata da personaggi politici che hanno anteposto le loro personali ambizioni ed interessi al benessere della comunità valligiana In quelli anni di strapotere del centrosinistra sedicente autonomista, ci sono state persone che hanno combattuto contro questo modo di fare politica, persone che nel marzo del 2018, nell’ottobre 2018 e nel maggio 2019, hanno dato fiducia al centrodestra autonomista e alla Lega, nella convinzione che non solo sarebbero cambiate le cose ma, innanzitutto, sarebbero cambiate le persone al potere. La nomina di De Godenz sarebbe un vero schiaffo a tutte quelle persone che hanno creduto nel cambiamento. Non solo, l’attribuzione di un incarico così importante e prestigioso al consigliere De Godenz avrebbe l’effetto di depotenziare la credibilità della Sezione (e del centrodestra) agli occhi di molti elettori, che sicuramente si chiederebbero quale “cambiamento” si può produrre se il potere resta nelle mani dei soliti noti, appartenenti da decenni al centrosinistra trentino. La sua nomina toglierebbe energie e volontà a coloro che hanno creduto nel Governo del cambiamento, tanto che molti tesserati e sostenitori hanno espressamente comunicato che, se venisse confermata tale scelta, non parteciperanno alle elezioni amministrative di maggio».

Nella lettera, si chiede quindi di nominare una persona diversa, ribadendo che «la sezione ed il consigliere Cavada hanno proposto in varie occasioni alcuni nomi non politici, quali persone esperte, preparate a ricoprire questo incarico e che non fanno parte di quella nomenclatura che ha stancato i trentini». La parola a Fugatti.

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