Cavalese, il sindaco spinge il progetto "Translagorai", è bufera in Consiglio

di Stefania Povolo

Torna la bufera in consiglio comunale a Cavalese: dopo lo scambio di risposte nelle mozioni presentate dall’avvocato Beppe Pontrelli sulla sicurezza alla nuova viabilità in via Marco e conseguente bretella in costruzione su via Lagorai, sulla costituzione del comitato ospedaliero approvato a fine 2018 e poi apparentemente mai avviato e i lavori ancora di recupero del teatro comunale ancora in sospensione, ciò che ha veramente acceso gli animi è stata la lunga e dettagliata mozione presentata dalla consigliera Bruna Dalpalù presentata nel mese di aprile, in cui si richiedeva di istituire un tavolo di confronto partecipato sul progetto contenuto nell’accordo di programma «Translagorai» che prevede la trasformazione della malga Lagorai (o meglio, dello stallone) «in un (simil) rifugio con 20 posti letto e con ristorante da 40 posti tavola (nella Casera), e un’ampia terrazza esterna per bar e ristorazione».
L’illustrazione ha provocato l’alzata di scudi, peraltro non poco violenta, da parte del sindaco Silvano Welponer: «Mi stupisce che si rincorrano ancora queste baggianate» ha sbottato, esacerbando i toni. «L’accordo di programma, in cui peraltro il Comune di Cavalese è parte ma non proprietario direttamente interessato come la Magnifica Comunità, nasce già da un lungo processo partecipativo avviato nel 2015, a cui io stesso ho partecipato e in cui è stato chiaro sin da subito il desiderio di intervenire in modo rispettoso ma proattivo da parte dei cittadini che vi hanno lavorato (nella foto la firma del protocollo d’intesa). Mettersi oggi, a mezzanotte meno un minuto, a strumentalizzare questa vicenda, non è rispettoso da parte nostra delle decisioni prese dai veri addetti ai lavori e anche dalle amministrazioni provinciali che si sono avvicendate e che, nonostante vi sia un cambio di visione politica, hanno mantenuto chiara la loro visione in merito».
Il dibattito quindi, tanto acceso da costringere a una sospensione di una decina di minuti per placare i toni sempre più alti, si è poi incentrato sugli effettivi dati aggiornati del progetto, che pare sia ad oggi in continuo rimaneggiamento e confronto tra i detentori d’interesse: «Dispiace vedere che su questo tema così importante, vi sia uno scontro di metodo, più che di contenuto» è stato il commento del consigliere di minoranza Carmelo Zini, che ha chiesto all’assessore Mansueto Vanzo, tecnico responsabile dell’ufficio edilizia del comune di Tesero, se ad oggi sono state depositate progettualità esecutive più aggiornate in merito.
«Ancora nulla è arrivato sul tavolo comunale, anche se so che esistono progetti e studi di fattibilità che si discostano in modo significativo rispetto all’intervento riportato nel documento provinciale, che si tratta di un accordo di programma generico».
Il consiglio è proseguito sul rendiconto finanziario 2018 che riporta un saldo in cassa della gestione finanziaria di 2.522.367,78 euro, a fronte di un equilibrio economico che si attesta sui 24.438.349 euro e un avanzo in conto economico di 5.658.132.
600.000 euro delle spese in conto capitale sono andate per gli interventi di somma urgenza a seguito della Tempesta Vaia, mentre 350.000 euro all’avvio dei lavori del collegamento via Marco-Via Lagorai, tutt’ora in corso. Nonostante l’intervento della dottoressa Elisabetta Zadra, responsabile dell’ufficio segreteria che ha redatto il bilancio, i consiglieri Pontelli e Dalpalù hanno confermato il loro voto contrario per «l’oscurità sulle linee guida di questa giunta», dando seguito faticosamente anche alla deroga urbanistica della nuova soluzione progettuale per l’allargamento dell’agriturismo dei fratelli Varesco e la conferma di convenzione per la disciplina della raccolta dei funghi su tutto il territorio fiemmese.

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