Cavalese: si restaura la Malga de le Caore

Il Comune di Cavalese ha reso noto che presso l’Ufficio Tecnico è depositata in libera visione del pubblico, dal 9 gennaio e per venti giorni, la documentazione inerente la deroga allo strumento urbanistico per il progetto di sistemazione ed adeguamento della «Malga de le caore del Forame», situata nella omonima località in Val Moena, raggiungibile mediante l’utilizzo di una strada forestale e di proprietà della Magnifica Comunità di Fiemme.

Qualsiasi cittadino può prendere visione della pratica e presentare, entro il 29 gennaio, eventuali osservazioni. L’edificio è attualmente dato in concessione dall’Ente valligiano all’Associazione del Fante A. Degiampetro di Cavalese.
Lo stabile, come si evince dalla relazione tecnica del progettista dei lavori, il geometra Gianni Vanzetta dello Studio Geo di Predazzo, si presenta in buono stato di conservazione ed è costituito da due parti distinte, con ingressi separati, quella a nord destinata a bivacco alpino sempre aperto e quella a sud come baita tipica di montagna, concessa appunto alla suddetta associazione.

L’intero edificio, con murature portanti in sasso porfirico e copertura in legno, serramenti e ingressi ugualmente in legno, viene molto spesso utilizzato dai Vicini della Magnifica e dai fanti in congedo della valle. Ovvio che oggi sono cambiati i tempi e tutti preferiscono poter disporre anche in questi edifici d’alta quota dei servizi minimi per poter vivere in maniera dignitosa. Da tempo, i frequentatori della struttura facevano presente la necessità di un intervento di sistemazione e di adeguamento della baita, con la realizzazione di un servizio igienico e della relativa vasca biologica, di una legnaia per la legna da ardere, utilizzata sia in estate che soprattutto in inverno, e di uno spazio coperto uso tettoia al fine di poter ospitare ricorrenze, manifestazioni e ritrovi di più persone, visto che lo spazio interno dell’edificio è di soli 25 metri quadrati. Il progetto, commissionato dalla Magnifica, prevede tutto questo, mediante l’utilizzo di materiali tradizionali. La richiesta di deroga urbanistica viene giustificata sia per il piccolo volume del w.c. e della legnaia che per la nuova copertura con lamiera zincata, che, con il passare del tempo, si ossida e diventa di accettabile inserimento ambientale rispetto alle classiche «scandole» in legno, molto costose e di limitata durata nel tempo.

I lavori, i cui costi devono ancora essere quantificati e che comunque saranno interamente a carico dell’associazione che la ha in concessione (anche se la Magnifica si è impegnata a fornire i materiali necessari), inizieranno non appena possibile, visto che anche questa zona è stata colpita dagli eventi disastrosi di fine ottobre e quindi si dovrà intervenire per la sistemazione della strada di accesso e dell’area circostante.

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