Canazei-Campitello: il consiglio rilancia la variante

Il Comune di Canazei prova a rilanciare la costruzione della variante Campitello - Canazei: un'opera che doveva essere realizzata già a partire dal 2013, per essere terminata nel 2017, ma che è rimasta in un cassetto.
Ora da quel cassetto il consiglio comunale cerca di tirarla fuori, complice anche il fresco invio in consiglio provinciale del vicesindaco Luca Guglielmi, eletto tra le file della nuova maggioranza a trazione leghista.
Nella seduta del 27 dicembre, infatti, il consiglio ha approvato un ordine del giorno relativo al tema, ricordando «come il ruolo delle amministrazioni sia principalmente quello di tendere al miglioramento dei servizi e della qualità della vita dei propri cittadini e quindi anche all'eliminazione dell'inquinamento dovuto al traffico nel centri urbani ed in particolare lungo la statale che attraversa i comuni di Canazei e Campitello e non di meno rendere più fluido e scorrevole il traffico veicolare evitando le lunghe code che si vengono a formare in vari periodi dell'anno». 
«In questa sede - si legge nell'ordine del giorno - si vuole ribadire come la variante Campitello ? Canazei sia un'opera di fondamentale importanza per la qualità della vita dei residenti nei due comuni e prioritaria per lo sviluppo turistico-economico della valle stessa». 
L'ordine del giorno riporta alcuni passaggi del piano stralcio della mobilità di valle approvato dalla giunta provinciale nel 2015 in cui veniva inserita proprio la variante Campitello - Canazei come «opera strategica di primaria importanza per la mobilità e la mobilità sostenibile della Val di Fassa». 
Un enunciato «totalmente disatteso -ricorda il consiglio comunale -, con chiara responsabilità dell'organo politico provinciale che ha di fatto disatteso gli impegni assunti, i quali prevedevano 6 mesi per la predisposizione dello studio di valutazione d'impatto ambientale e d'incidenza, 6 mesi per la progettazione, 1 anno per l'appalto e 5 anni per l'esecuzione lavori». Invece, «pur essendo passati quattro anni dall'approvazione del piano stralcio della mobilità della Val di Fassa, a tutt'oggi non è ancora stata avviata nessuna delle pratiche previste».
«Si fa inoltre notare come già l'allora vice presidente della Provincia Autonoma di Trento e poi presidente, Pacher, in un incontro presso il Comun General di Fascia negli anni 2009/2010 avesse dichiarato che l'opera doveva iniziare nel 2013 e finire nel 2017 e che era già stata finanziata. Inspiegabilmente non è stato dato corso ai lavori e nemmeno alla progettazione».
Per questo, ora, sperando che anche il Comune di Campitello voglia approvare un ordine del giorno analogo, quello di Canazei chiede «un preciso impegno a definire tempi certi nel dare applicazione alla progettazione e realizzazione della variante Campitello-Canazei prevista nel Piano Stralcio della Mobilità della Val di Fassa; a definire tempi certi e modi per il finanziamento dell'opera; a sopperire alla mancata attuazione dell'opera».
Certo, non sarà semplice far uscire la strada dalle secche: nel 2014, si parlava di un costo di 110 milioni di euro per un tracciato che il Comune di Campitello non vedeva proprio di buon occhio, temendo che il paese venisse bypassato completamente, con effetti negativi sull'economia locale. Poi il Piano stralcio fu approvato con un solo voto contrario, ricompattando il fronte. Ora, si dovrà vedere se la compattezza sarà sufficiente.

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