A Moena la strada per Le Sarcine divide ancora il consiglio comunale

Una ratifica di variazione di bilancio per lavori di somma urgenza (acquisto materiale e strumentazione per gli operai boschivi, e inizio progettazione campo di allenamento, ripianati a 289.100 euro attraverso cessioni e contributi da parte del Bim e della provincia) , assieme all’aggiornamento del regolamento per l’esercizio degli usi civici e dei mercati comunali di area pubblica, presentati all’interno del veloce Consiglio comunale di Moena, hanno fatto da prologo al tema forte della serata. 
Si tratta della variante al Piano regolatore delle opere pubbliche che riguarda un breve tratto di strada di collegamento dalla località «Le Sarcine» alla provinciale che porta al Passo San Pellegrino.
Un tema delicato che ha dato il via tecnico all’iter di progettazione partecipativa di una strada comunale che da più di 5 anni è oggetto di un lungo conflitto tra i numerosi proprietari degli appezzamenti. Si tratta di 275 metri lineari circa che secondo la giunta e il progettista architetto Zulberti possono permettere di raggiungere la malga Sarcine sita in omonima località in sufficiente sicurezza, con il minimo di interventi stradali e paesaggistici, garantendo l’utilità pubblica di passaggio accertata dal comune stesso.
«Avete interpellato i proprietari terrieri coinvolti nel progetto?» è stata la richiesta di Maurizio Deville e dei suoi della minoranza, a cui il sindaco <+nero>Edoardo Felicetti<+testo> ha risposto: «è una diatriba che dura da anni, tra l’altro ben prima della nostra amministrazione, segno che è complicato trovare un accordo tra le parti. Il modo che abbiamo ritenuto migliore per dirimere la vicenda è stato proporre ciò che tecnicamente l’iter prevede, nulla di più. Da questa sera i proprietari interessati fino ai prossimi 30 giorni, potranno presentare le loro osservazioni qui in comune in merito al progetto».
Un intenso mormorio si è alzato in aula, segno che le osservazioni, nei prossimi giorni, di certo non mancheranno.
Dal 2013, quando la famiglia Chiocchetti ha ottenuto la concessione di poter recuperare la vecchia malga Sarcine, non sono mancati gli scontri tra i vicini di appezzamento, dato che mezzi da lavoro, ospiti e visitatori hanno iniziato ad utilizzare in modo sempre più continuativo l’unica strada di accesso, peraltro passante su una serie di appezzamenti privati.
«Un iter che dà il via a un lavoro necessario, per garantire a malga Sarcine, oggetto di un lungo confronto in tribunale, finalmente una strada, di tipo comunale, per accedere all’appezzamento in modo ufficiale» è stato il commento del sindaco che ha ricordato amareggiato: «abbiamo promosso un tavolo di confronto per discutere il problema, a cui ha partecipato la portavoce di minoranza, ma evidentemente non avete parlato tra di voi e volete farla troppo facile su questa vicenda».
Nulla ha comunque smosso i tre presenti della minoranza, che si sono astenuti dalla votazione.

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