Ruspe al lavoro sul Cermis Nuova pista e nuovo rifugio

di Alfredo Paluselli

All’Alpe Cermis, per la prossima stagione invernale, sono in arrivo una nuova pista e un nuovo rifugio. L’inaugurazione è prevista per le prossime feste natalizie quando il nuovo rifugio Busabella, in località Forcella di Bombasel, a quota 2.170m, aprirà le sue porte ai tanti frequentatori della ski area.

«Lo stile architettonico - spiegano alle Funivie Cermis - coniugherà il moderno al tradizionale e il legno farà da romantica cornice». L’architetto Giovanni Berti, nel disegnare il nuovo ambiente, ha puntato su un’atmosfera intima e romantica, scegliendo l’utilizzo del legno e dei colori bianco e grigio chiaro, armonizzando così la nuova struttura con i colori delle rocce, della neve e del bosco. Lo «ski lounge» proporrà una gastronomia di stampo italiano, con particolare attenzione alle tradizioni locali, ma aprirà i suoi orizzonti culinari anche al mare e quindi al pesce.

Assieme al rifugio sarà inaugurata anche la nuova pista rossa Busabella che 600 metri più sotto si innesterà con la Prafiorì. La nuova pista sarà larga 40 metri e avrà una pendenza del 29%. La si imboccherà all’uscita del nuovo rifugio o scendendo dalla pista Forcella di Bombasel. Nell’intervento, attualmente in piena fase di realizzazione, è previsto anche l’innevamento artificiale.

Il nuovo rifugio Busabella sarà raggiungibile anche con un sentiero da percorrere con le ciaspole. In estate, il rifugio verrà a trovarsi proprio sul sentiero che porta ai laghetti di Bombasel e verso la nuova ferrata «Cermiskyline», detta anche «Ferrata dei laghi» per i suoi splendidi panorami sui laghi di Bombasel, di Lagorai e delle Sute. La vetta che si raggiunge tramite la nuova ferrata, il Castel di Bombasel, permette anche una magnifica vista su tutte le vette del circondario dolomitico, patrimonio Unesco. E con sempre più insistenza si sta parlando di chiedere il riconoscimento «Patrimonio dell’umanità Unesco» anche per la catena del Lagorai, ma si dovrà ancora attendere per conoscere gli sviluppi di tale richiesta di concessione.

Dalla vetta del Castel di Bombasel è anche ben visibile la malga Lagorai che in questi giorni è al centro di un dibattito molto acceso a riguardo della sua ristrutturazione. L’operazione di rinnovamento è inserita nel progetto di valorizzazione del percorso «TransLagorai»: un itinerario di alta quota che attraversa tutta la catena del Lagorai, dalla Panarotta al Passo Rolle, per un totale di 85 chilometri. La polemica in corso riguarda l’osservazione sollevata da alcuni ambientalisti che non vedono la ristrutturazione di malga Lagorai come utile a un camminatore intento a percorrere il percorso.

Infatti, secondo gli ambientalisti, per raggiungere il riparo della malga, sarebbe necessario abbassarsi di molto dal sentiero ufficiale, per poi trovarsi costretti a dover riguadagnare altitudine al mattino successivo. E soprattutto vedono la trasformazione di Malga Lagorai in ristorante-bar come un possibile prologo al «collegamento» con le piste del Cermis.

Sarà da vedere se la Provincia ascolterà tali proteste riguardanti il (non più?) selvaggio territorio del Lagorai che ultimamente, per motivi diversi, sta facendo molto parlare di sé.

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