Cavalese: in fiamme il furgone dell'albergo Trovati inneschi: piromane ripreso in video

di Marica Viganò

I clienti se ne erano appena andati. Nel parcheggio dell’hotel garnì Antico Mas del Medico, a Masi di Cavalese, si sono sentiti tre scoppi: all’improvviso una lingua di fuoco ha avvolto il furgone Volkswagen Caravelle, immatricolato un anno fa. «Abbiamo faticato a contenere il fuoco con gli estintori» spiega Mario Rizzoli, consigliere comunale a Cavalese e marito della titolare dell’hotel, Giancarla Spazzali.

L’incendio è scoppiato verso le 23 di giovedì e sono subito accorsi sul posto i vigili del fuoco volontari di Cavalese, seguiti dai carabinieri del radiomobile. Può succedere che un mezzo prenda fuoco all’improvviso, per un guasto. Ma il Caravelle, di proprietà dell’hotel e solitamente guidato da Rizzoli, era fermo da sabato sera. I vigili del fuoco, spente le fiamme, hanno subito notato alcuni elementi che facevano ipotizzare il dolo. La stessa supposizione l’hanno fatta i carabinieri. Dai filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza è arrivata la conferma dei sospetti. L’incendio non è partito accidentalmente, ma è stato «programmato». E chi materialmente ha dato fuoco al mezzo, utilizzando un liquido accelerante e pezzi di asciugamano, ha rischiato di farsi davvero male.



Il consigliere comunale Rizzoli ha trascorso parecchie ore in caserma, ieri mattina. «Tra le varie ipotesi tenderei ad escludere che si possa trattare di un’azione contro di me per motivi politici - spiega - Forse non si è trattato neppure di un gesto contro l’attività di mia moglie. Ma siamo gli ultimi arrivati e a qualcuno la nostra presenza può dare fastidio. Per non parlare della questione confini».

L’hotel Antico Mas del Medico è stato aperto il 6 dicembre 2016. «Puntiamo ad una clientela di nicchia, di qualità. Non ai turisti low cost» spiega Rizzoli. L’immobile ha una storia suggestiva: venne acquistato nella prima metà dell’Ottocento dal medico Giacomo Spazzali, l’unico a servizio di tutti i paesi della Magnifica Comunità, compreso il carcere di Cavalese e la stazione termale Bagni a Carano. Da qui l’uomo partiva con carro trainato dal cavallo o slitta per visitare i pazienti. Il maso passò poi di generazione in generazione. Attuale proprietaria è la pronipote del medico, Giancarla, che ha deciso di ristrutturare l’immobile e di aprire un’attività ricettiva di livello.

«Giovedì sera avevamo una decina di persone a cena. I clienti erano appena usciti quando, alle 22.39 precise, mia moglie ha sentito un botto nel parcheggio. Poco dopo si è sentita un’altra esplosione, molto forte. Abbiamo visto le fiamme avvolgere il furgone - racconta Mario Rizzoli - Gli scoppi in totale sono stati tre, credo che riguardassero gli airbag e gli pneumatici. L’incendio era così potente che abbiamo avuto difficoltà ad utilizzare gli estintori per domarlo». Le fiamme sono state successivamente spente dai pompieri.

Ad alimentare il fuoco sarebbe stato un asciugamano imbevuto di un liquido infiammabile. Dai filmati della videosorveglianza, si nota una persona che si avvicina al mezzo e inserisce qualcosa sotto il motore. Subito partono le fiamme, che rischiano di investire il malintenzionato. «Sembra che sia andato via con il fuoco tra le mani, è probabile che si sia ustionato. Ha rischiato parecchio. Evidentemente non immaginava di poter essere ripreso: le telecamere sono distanti» prosegue Rizzoli, che ha consegnato le immagini ai carabinieri.

Sui motivi di un gesto simile, il consigliere comunale può solo formulare ipotesi. «Non ho mai ricevuto minacce, né intimidazioni per il mio impegno politico, e neppure per l’attività di mia moglie - precisa - Come gestione dell’hotel, cerchiamo di non dar fastidio a nessuno. Inoltre puntiamo ad una clientela di nicchia, proponendo un’offerta di qualità. Siamo amareggiati per la situazione. Da un po’ di tempo capita che se mettiamo un cartello arrivano i vigili, se copriamo una buca in strada interviene la pattuglia. Forse siamo vittime di invidie. Certo è che il furgone Caravelle, che aveva un anno di vita, ora è da buttare».

comments powered by Disqus