Tornano i «quad» in quota sulle Dolomiti No di Mountain Wilderness, scatta la polemica

Nuova levata di scudi di «Mountain Wilderness», che lancia un nuovo allarme per il ritorno del Raduno dei «quad» in quota.
«Dopo l'edizione del 2017, torna nel prossimo fine settimana la manifestazione "Quad in quota" sulle Dolomiti. Un lungo itinerario, attraverso il territorio di 5 comuni del Bellunese che arrecherà anche quest'anno un danno ambientale ad un territorio fragile e di unica bellezza. Questo si apprestano ad avvallare le amministrazioni interessate dal passaggio dei quad» dice un comunicato degli ambientalisti, firmato dal presidente FrancoTessadri.
I danni provocati dal passaggio dei quad dello scorso anno erano stati documentati con materiale fotografico da Mountain Wilderness, e condannati da Legambiente, che ha conferito al Comune di Falcade la «bandiera nera». Per Tessadri «Purtroppo questo non è servito a fermare un ulteriore sfregio che quest'anno si ripeterà se qualche Amministrazione virtuosa non interverrà a in difesa del territorio che è chiamata a tutelare. Questi mezzi a motore provocano danni al manto erboso su pascoli e dissestano sentieri, inoltre portano rumore e inquinamento dell'aria in zone delicate di alta montagna».
Mountain Wilderness ha già inviato specifiche richieste di chiarimento al comune di Falcade e agli altri coinvolti dal passaggio del raduno (fra cui alcuni di Fiemme e Fassa); «come unica risposta, ha ottenuto che le Amministrazioni comunali inviassero la nostra richiesta al responsabile organizzativo della manifestazione quad in quota. Questo la dice lunga sulla serietà con cui i comuni siano responsabilizzati sui danni all'ambiente».
Visto l'approssimarsi dell'evento (il 9 e 10 giugno), Mountain Wilderness è «a chiedere un intervento urgente da parte della Procura affinché faccia rispettare le leggi» conclude il presidente Tessadri.

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