Magnifica, ok al nuovo statuto

di Mario Felicetti

La valle di Fiemme, come si prevedeva, ha risposto positivamente alla proposta di referendum per il cambiamento dello Statuto della Magnifica Comunità. Domenica 19 novembre in tutte le undici Regole del nesso comunitario, si sono svolte le votazioni che hanno consentito di ottenere l’avvallo dei «Vicini» alla proposta, scaturita al termine di un ampio lavoro preparatorio, portato avanti da una apposita commissione supportata dal dottor Paolo Piccoli di Trento e concluso con l’approvazione preliminare prima del Consiglio dei Regolani e quindi del Comun Generale.

Non molto ampia la partecipazione al voto, appena il 29.2% degli aventi diritto (2.505 su 8.580), ancora inferiore al numero dei votanti delle ultime elezioni amministrative del 2014, quando erano andati alle urne il 39,54% degli aventi diritto, e comunque significativa la convergenza sui contenuti del nuovo Statuto, confermata da 2354 voti favorevoli, pari al 95%, con 126 schede bianche, 9 non valide e 16 bianche.

Ora dunque lo Statuto, rivisto e migliorato, entrerà in vigore a partire dalle prossime elezioni amministrative dell’autunno del 2018, con tre novità importanti: l’eliminazione del Comun Generale, che in effetti aveva ben pochi poteri fino ad oggi, con funzioni meramente consultive, al di là della convalida degli eletti e della nomina del Collegio di Controllo e del Collegio dei Revisori, il rafforzamento delle funzioni del Consiglio dei Regolani, chiamato, oltre che ad approvare il bilancio di previsione ed i budegt delle aziende, a promuovere tutte le azioni idonee a salvaguardare i diritti e gli interessi della Magnifica nei confronti dello Stato, della Regione e delle Province di Trento e Bolzano (visto che dell’Ente fiemmese fa storicamente parte anche la Regola di Trodena) ed il rafforzamento del Comitato di Controllo, del Collegio dei Revisori e dei Consigli di Regola, dei quali d’ora in avanti farà parte anche un componente della minoranza, il più votato tra tutti i candidati della lista che, al di là di quella vincente, ha ottenuto il maggior numero di voti. Inoltre, si stabilisce che per diventare «Vicini» servono 25 anni di residenza in Fiemme (finora erano 20) e soprattutto il possesso della cittadinanza italiana, aspetto che prima non era considerato.

Confermata infine l’ineleggibilità per i sindaci ma non per gli assessori comunali, come avvenuto fino ad oggi. Per questi ultimi comunque lo Statuto nuovo prevede che debbano scegliere tra le due cariche.
Per la Magnifica, un passaggio fondamentale all’insegna della funzionalità dei suoi organi amministrativi e della chiarezza della partecipazione, con nuove, importanti prospettive per il suo futuro.

 

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