«Pescato» al Lago delle Stellune: multa e sequestro dei pesci

di Mario Felicetti

«Un fatto di per sé forse banale ma che, nel contesto ambientale del luogo in cui si è svolto, assume una rilevanza maggiore, tenuto conto di una presunta “impunità” con la quale qualcuno pensa di poter agire».

Lo afferma il dottor Bruno Crosignani, direttore dell’Ufficio Distrettuale Forestale di Cavalese, stigmatizzando un episodio accaduto nei giorni scorsi quando, dice, «il nostro personale forestale ha, è il caso di dirlo, "pescato" una persona della valle che stava pescando di frodo nel lago delle Stellune, all’interno dell’area Natura 2000 del Lagorai, dove la pesca è attualmente chiusa. Nulla di eccezionale nella violazione in sé, se non nel fatto che la pesca si è svolta in un ambiente di alta montagna particolarmente delicato, dove la pesca è sempre chiusa, fatta eccezione per lo stesso Lago delle Stellune dove è consentita per un periodo comunque molto limitato, a partire dall’ultima settimana di luglio.

Qui la violazione delle norme riveste particolare gravità per il contenuto ambientale, evidenziando anche una totale mancanza di sensibilità e di cultura per il proprio territorio». Il contravventore è stato sanzionato ed il pescato (8 salmerini alpini e 106 sanguinerole) è stato sequestrato e consegnato al rettore della riserva di pesca di Castello/Molina.

Oltre a questo, si prospetta per lui una severa sanzione disciplinare in base al regolamento della stessa riserva, con la possibilità di arrivare ad una sospensione della sua attività in tutta la valle e per un tempo prolungato»..

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