Dolomiti / Sicurezza

Controlli stradali sui passi dolomitici: ecco la task force motociclistica dei carabinieri

Un gruppo composto da 23 militari (che presto diventeranno una cinquantina) per accrescere il rispetto delle regole: numerose le infrazioni rilevate l'estate scorsa, in gran parte a carico di centauri stranieri

di Massimiliano Bona

LAIVES/MENDOLA. Sui tornanti dei Passi dolomitici ma anche sulla Mendola e sulle Palade i carabinieri hanno messo in campo una vera e propria task force.

I militari dell'Arma abilitati al momento sono 23 (una dozzina quelli in servizio in Trentino) ma al termine dell'attuale corso diventeranno una cinquantina gli "angeli custodi" su due ruote delle nostre strade. Tra loro c'è anche una donna (la prima motociclista) è Vittoria Sciscio, in servizio all'interno della Compagnia carabinieri di Riva del Garda.

I carabinieri effettuano i controlli a bordo di potenti Ducati Multistrada 1200, Aprilia Caponord 1200 e Yamaha Tracer 900. «Queste ultime, gradualmente, sostituiranno tutte le altre».

In aula, i corsisti hanno seguito le lezioni dell'istruttore di guida sicura Michele Della Torre che li seguirà per tre giorni tra teoria e pratica. Questo percorso, come spiega il tenente colonnello Alessandro Coassin, è stato avviato d'intesa con la Fmi (Federazione Motociclistica Italiana). Negli ultimi due anni ha subito qualche inevitabile rallentamento a causa del Covid e adesso è ripartito di slancio.

I carabinieri - già rodati dall'attività svolta in precedenza con la Radiomobile - hanno imparato a guidare in condizioni estreme, dalle frenate sul bagnato a quelle in emergenza.Registrate centinaia di infrazioni ogni estate.

Molte, come detto, le infrazioni registrate anche quest'estate. La maggior parte delle volte a carico di centauri stranieri (a prevalere solitamente sono i germanici), alcuni anche piuttosto avanti con gli anni, che faticano a tenere la traiettoria sui Passi. C'è poi - ma questo non è il caso dei turisti tedeschi - chi gira con le marmitte modificate al solo scopo di far sentire il rombo dei motori.

La maggior parte dei centauri arriva con itinerari studiati a tavolino e, spesso, non si ferma neppure a bere un caffè, sperando di non incappare nei controlli. Nel corso dei 92 servizi stradali mirati nell'estate appena finita, sono state controllate 684 motociclette, contestate 142 violazioni per un totale di 221 punti decurtati e 3 patenti ritirate. Molti dei motociclisti italiani sanzionati hanno scelto di pagare utilizzando il dispositivo Pos in dotazione alla maggior parte delle pattuglie dell'Arma, mentre è obbligatorio per i turisti stranieri l'utilizzo della carta elettronica o del contante sul posto, così da assicurare il pagamento della multa prima del rientro in patria.

Ci sono sindaci, come quello di Livinallongo (nel Bellunese), che chiedono controlli più serrati per fermare delle vere e proprie gare al calar della sera.Tre giorni di supercorso tra «Guella», Caldaro e Mendola.Tra la caserma «Guella», il lago di Caldaro e il passo Mendola si sta svolgendo il corso di guida sicura che durerà tre giorni. Nasce, come detto, dal protocollo d'intesa del 2017 tra Fmi e il Comando generale dell'Arma dei Carabinieri, poi rinnovato fino al 2023.

Al corso partecipano carabinieri delle compagnie e della provincia di Trento e della provincia di Bolzano. Quest'anno per la prima volta c'era anche una donna (di Riva del Garda). Nel corso attuale saranno addestrati 25 militari, portando il numero complessivo degli specializzati a 50. Per l'attività esterna viene utilizzata la Statale 42 - tra l'Oltradige e il passo della Mendola - molto nota nel mondo dei motociclisti per il tracciato impegnativo ma spesso al centro delle cronache anche per gli incidenti in moto. Ai tre marescialli istruttori di guida sicura si affianca un istruttore di tecniche di guida stradale della Fmi. Tra le doti richieste una buona forma fisica, nervi saldi e un costante aggiornamento.

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