Attesa una domenica di sole Nelle escursioni sulla neve attenti al pericolo valanghe

Dopo qualche piccola nevicata, ieri notte, oggi il cielo sulle Dolomiti sarà variabile tendente al nuvoloso, con schiarite previste in serata.
 
Non sono previste precipitazioni significative e domani è attesa una bellissima giornata di sole anche in quota, dove nei giorni scorsi la neve è caduta in abbondanza (quella fresca in molti casi raggiunge i due metri di altezza).
 
Molti valichi dolomitici e altre strade in montagna restano chiusi o solo parzialmente transitabili - anche nelle province confinanti con Trento - a causa del pericolo valanghe, di frane o di alberi sulla carreggiata.
 
In questo contesto, per chi sceglie le attività sulla neve in montagna, sarà fondamentale prestare la massima attenzione nella scelta dei percorsi e dei versanti e muoversi con grande cautela e le attrezzature necessarie, tenendo conto di un grado di pericolo valanghe di livello 4 su 5 (arancione).


Il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico scrive: «I paesaggi imbiancati con le belle giornate sono un richiamo per tutti gli appassionati di montagna ma anche noi ci sentiamo di fare un richiamo a tutti loro: attenzione alle valanghe! Il pericolo risulta essere forte e marcato in diverse località italiane. Prima di intraprendere qualsiasi attività sulla neve consulta con attenzione il servizio Meteomont e i bollettini niveo meteorologici locali per verificare eventuali condizioni di criticità».
 
 
Localmente si ricorda, con un post del Cnas veneto, l'allarme fra l'altro nella zona montuosa a cavallo fra Trentino sudorientale e Vicentino: «Attenzione sulle Piccole Dolomiti! Il Comune di Valli del Pasubio e Vallarsa vietano l'accesso alle montagne per il rischio valanghe.
 
A seguito delle straordinarie nevicate e del consistente rischio di distacchi valanghivi, da oggi a data a destinarsi il Comune di Valli del Pasubio stabilisce il divieto di escursione e della disciplina dello sci fuori pista su tutto il comprensorio montano comunale al di sopra dei 1.300 metri di quota.
 
Fino a successivo provvedimento, il Comune di Vallarsa ha istituito il divieto di transito per tutti i veicoli e i pedoni sulla strada comunale detta delle sette Fontane, che da Pian delle Fugazze porta a Passo Campogrosso, nel tratto compreso tra l'intersezione con la SP 219 e il sentiero diramazione per malga Fratte.
 
Divieto inoltre di transito per tutti i veicoli e pedoni nel tratto compreso tra Pian delle Fugazze e l'Ossario del Pasubio».

SOCCORSO ALPINO TRENTINO

«In previsione del fine settimana e in considerazione delle intense nevicate verificatesi sulle montagne trentine, per l’elevato rischio di valanghe la Protezione Civile del Trentino e il Soccorso Alpino e Speleologico – Servizio Provinciale Trentino raccomandano a tutti quelli che svolgeranno attività sportiva, come sci alpinismo o escursioni con ciaspole o senza, di rispettare le regole vigenti sul distanziamento e sull’assenza di assembramenti e di porre molta cura nella scelta dei tracciati, per evitare di impegnare in attività di soccorso in valanga gli elicotteri sanitari e il personale sanitario, già fortemente impegnato nella lotta al Covid-19.

Le condizioni instabili del manto nevoso richiedono estrema cautela nell’affrontare qualsiasi attività invernale in montagna e una buona capacità di valutazione ambientale a livello locale. Le attività sulla neve, pertanto, sono fortemente sconsigliate. In via generale è comunque importante informarsi preventivamente sulle situazioni del manto nevoso, sul pericolo valanghe e sulla distanza dei percorsi scelti rispetto ai normali accessi dei soccorritori che sono operativi quando gli impianti di risalita sono in funzione.

Come riportato nei bollettini valanghe di questi giorni, sui pendii erbosi ripidi si prevedono sempre più numerose valanghe spontanee, a livello isolato e anche di dimensioni molto grandi. Ciò a tutte le esposizioni al di sotto circa dei 2.600 metri sul livello del mare. Gli accumuli di neve ventata devono essere valutati con attenzione a tutte le esposizioni al di sopra del limite del bosco. Il numero e le dimensioni dei punti pericolosi aumentano con l’altitudine.

Massima attenzione e prudenza vanno poste quindi da parte di tutti, soprattutto in questo momento in cui è importante non sovraccaricare il sistema sanitario. Non appena ci saranno le condizioni per poter frequentare la montagna innevata, si raccomanda di consultare con estrema attenzione i bollettini valanghe e meteorologici (disponibili sul sito valanghe.report), di dotarsi dell’equipaggiamento idoneo per l’auto soccorso (pala, Artva e sonda), di scegliere con attenzione l’itinerario di salita e di discesa, di programmare orario di partenza e di rientro, di affidarsi ai professionisti della montagna».

SOCCORSO ALPINO VENETO

«A seguito delle straordinarie nevicate, quest’anno, nel post emergenza meteo e in periodo Covid più che mai, vi invitiamo alla massima prudenza nelle vostre attività all’aria aperta.
Il nostro appello è rivolto come sempre ai frequentatori abituali della montagna in veste invernale, ma soprattutto a quanti, anche a seguito della chiusura degli impianti e in alternativa ad altre attività precluse dai regolamenti antiCovid in vigore, vi si avventureranno per la prima volta o con poca esperienza alle spalle.
 
Dalla riapertura post lockdown di maggio, per tutta l’estate, fino a questo autunno, data l’elevata affluenza sui nostri monti, gli interventi nel 2020 hanno raggiunto un numero mai registrato in precedenza, con tante emergenze legate a un approccio purtroppo superficiale, all’impreparazione, a inadeguati abbigliamento e attrezzatura. Il timore è che un’analoga situazione si manifesti nelle prossime settimane, con scialpinisti, ciaspolatori, escursionisti alle prime armi, che possano mettersi in situazioni di rischio.
 
Sulla neve non esitate a contattare Guide Alpine e istruttori del Cai per avere informazioni e verificare la possibilità di effettuare attività o seguire corsi in esterno, compatibilmente con le norme antiCovid vigenti. Non muovetevi mai senza avere controllato il bollettino meteo e neve/valanghe, informatevi dettagliatamente sulla vostra meta, dotatevi dei dispositivi di autosoccorso – Artva, pala e sonda – in qualsiasi luogo al di fuori delle piste battute, indossate abbigliamento e calzature appropriate, scegliete itinerari alla vostra portata fisica e psicologica.
 
Attenzione inoltre alle scivolate sul ghiaccio a qualsiasi quota. Le basse temperature quotidiane originano sottili strati di brina, sufficienti a rendere insidioso terreno, sassi e radici. Dove la neve non è arrivata, specie nelle esposizioni a nord, gli affioramenti d'acqua si trasformano in scivoli pericolosi.
Siate prudenti lungo ogni itinerario, anche quelli più familiari, fermatevi non appena percepite che qualcosa non va e tornate sui vostri passi.
 
Ricordate che ramponcini, catenelle e similari, sono adatti solo alle strade pianeggianti o ai terreni con lieve pendenza. In tutti gli altri casi indossate sempre i ramponi, bloccandoli, come specificato per ciascuna marca, agli opportuni scarponi.
 
A quote elevate su percorsi impegnativi, ai ramponi unite la piccozza e partite solo se avete familiarità con le tecniche alpinistiche e la movimentazione in ambiente invernale. Non dimenticate che in questi mesi le ore di luce sono poche, rientrate presto e, in ogni caso, portate con voi pile e frontali.
Indossate abbigliamento termico a strati e caricate nello zaino un cambio. Evitate di muovervi da soli, avvertite della vostra meta, dell'orario di rientro e se siete in ritardo. In caso di necessità contattate il 118.
 
Osservate sempre le disposizioni anti-Covid previste a livello nazionale e regionale, ricordando che in questo momento il comparto sanitario è già impegnato a fronteggiare l'emergenza nazionale in corso».
 
MONTE DOLADA, INTERVENTO DI SOCCORSO SULLA NEVE
 
Si perdono sul Dolada (Alpago, Belluno), recuperati dell'elicottero del Suem.
 
Alle 15.30 circa la Centrale del 118 è stata allertata da due uomini bloccati dalla neve ghiacciata, che dicevano di trovarsi poco sopra il Bivacco Scalon sul Monte Dolada e di vedere l'abitato di Soccher, da dove erano partiti la mattina alle 10.
 
L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è subito decollato, ma durante la ricognizione sopra il bivacco non li ha visti. Mentre otto tecnici del Soccorso alpino di Longarone e Alpago si preparavano per avviare a piedi la ricerca, in contatto telefonico con i due la Centrale è riuscita a dare qualche indicazione in più all'equipaggio quando gli escursionisti hanno finalmente visto l'elicottero. Molto distante, dal momento che erano in un'altra valle rispetto a quella dove credevano di trovarsi.
Saliti da Soccher con racchette, scarpe da trail e tuta da corsa in montagna, i due amici bellunesi, di 61 anni e 71 anni, avevano mancato il bivacco, che sorge a 1.150 metri, proseguendo a sinistra erano arrivati sotto la Cresta di Campigol in Valpora, nel versante che dà su Longarone, e l'abitato che vedevano era Soverzene e non Soccher.
 
Si erano fermati, completamente fuori dal sentiero, quando avevano iniziato a scivolare, uno per una cinquantina di metri fermato da una pianta. Individuati dall'eliambulanza nella boscaglia, a quota 1.300, i due sono stati recuperati dal tecnico di elisoccorso con due verricelli da 50 metri e sono stati trasportati fino al campo sportivo di Soccher, dove le squadre di soccorritori erano pronte a partire, qualora l'elicottero non fosse riuscito a completare il recupero.

AIUT ALPIN DOLOMITES

"Anche se gli impianti di risalita sono ancora chiusi, la neve quest'anno di certo non manca e c'è parecchia gente in giro per le montagne con le ciaspole oppure con le pelli di foca. Serve perciò particolare attenzione". È l'appello lanciato da Adam Holzknecht, presidente dell'Aiut Alpin Dolomites.

L'elisoccorso con base a Pontives all'imbocco della val Gardena oggi riprende servizio per la stagione invernale, nonostante lo sci-lockdown. Un cane antivalanghe è membro fisso dello staff. "Dopo le nevicate dello scorso fine settimana il pericolo slavine non è da sottovalutare", sottolinea Holzknecht.

"Purtroppo - aggiunge - c'è gente che sale anche a 3.000 metri senza considerare bene i rischi".

L'Aiut Alpin da alcuni anni vola anche con il buio con i visori notturni. Un aspetto importante soprattutto d'inverno.
L'elisoccorso presterà servizio nei prossimi giorni durante le gare di Coppa del mondo in val Gardena e in Alta Badia.

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