Aiut Alpin Dolomites, i trent'anni di inteventi di soccorso sui monti per l'elicottero rosso

L’elicottero rosso dell’Aiut Alpin Dolomites ogni anno effettua un migliaio di interventi in montagna, alcuni in condizioni estreme e addirittura di notte.

L'Angelo rosso quest’anno compie 30 anni.

Nel 1990 nacque, infatti, l’associazione Union Aiut Alpin Dolomites, alla quale aderirono nove squadre di soccorso in montagna della zona dolomitica, nelle province di Bolzano, Belluno e Trento.

Gino Comelli, guida alpina di Alba di Canazei e capo del soccorso Alta Fassa, fu eletto presidente, mentre la direzione tecnica toccò a Raffael Kostner, allora alla guida del soccorso alpino della val Gardena.

L’idea era quella di istituire sulle Dolomiti un elisoccorso per salvare più vite possibili.

Raffael Kostner ancora oggi è l’anima dell’Aiut Alpin. Il 67enne Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica, da sempre ne è stato il motore e l’innovatore. La scintilla è scattata dopo un grave incidente in montagna. »Raffael e gli altri sono arrivati sul posto. Il ferito era in condizioni gravissime, ma non potevano prestare il primo soccorso, perché mancava il medico«, racconta l’attuale presidente dell’Aiut Alpin Adam Holzknecht, all’epoca Raffael era poco più che un ragazzo, ma già soccorritore.

Così è nata l’idea di un elicottero privato con la presenza fissa di un medico.

Il primo mezzo è stato noleggiato dai tre capi del soccorso alpino di Val Gardena, val Badia e Alta Fassa, dando come garanzia le proprie case. L’elicottero nei primi anni partiva direttamente dall’Alpe di Siusi, da un prato affianco alla Baita Sanon, gestito proprio da Raffael. »Infatti, quello che mi manca dei primi anni è la buona cucina di Maddalena«, scherza Adam. L’allarme veniva lanciato chiamando direttamente il rifugio. Da tempo gli interventi dell’Aiut Alpin e dei tre Pelikan che coprono il resto dell’Alto Adige vengono coordinati dalla Centrale emergenza a Bolzano.

I pionieri degli interventi in elicottero sulle pareti dolomitiche in questi anni hanno salvato numerosissime vite, nessuno sa quante. »La cosa più bella è quando uno di loro passa a ringraziare oppure manda una lettera«, confessa il 53enne.

Capitava però che soprattutto d’inverno l’elicottero non potesse intervenire per il buio e così l’Aiut Alpin è diventato anche pioniere del volo notturno sulle Dolomiti.

«Ora riusciamo ad intervenire addirittura con il verricello in posti davvero brutti, dove non arrivi con il fuoristrada e neanche a piedi.

Abbiamo già tratto in salvo alcune persone, perché le notti in parete, soprattutto d’inverno, sono davvero lunghe e fredde. Uno difficilmente arriva all’alba vivo», spiega Adam.

Da alcuni anni l'Angelo rosso ha una nuova, modernissima base a Pontives, vicino a Laion, all’ingresso della val Gardena.

Secondo il presidente dell’Aiut Alpin, «le moderne tecnologie, come i visori notturni, ci danno una enorme mano, eppure dei vecchi tempi rimpiango qualcosa: la burocrazia che era decisamente inferiore e più gestibile».

ECCO TUTTE LE SQUADRE D'INTERVENTO

Gherdëina (Val Gardena)Alta BadiaAl Plan de Mareo (San Vigilio di Marebbe)
Gherdëina (Val Gardena)Alta BadiaAl Plan de Mareo (San Vigilio di Marebbe)
San Martin de Tor (San Martino in Badia)La Val (La Valle)Auta Fasha (Alta Val di Fassa)
San Martin de Tor (San Martino in Badia)La Val (La Valle)Auta Fasha (Alta Val di Fassa)
Zenter Fasha (Centro Fassa)MoenaFiemme
Zenter Fasha (Centro Fassa)MoenaFiemme
FunesSiusiSesto Pusteria
FunesSiusiSesto Pusteria
TiresSan Martino di CastrozzaFiera di Primiero
TiresSan Martino di CastrozzaFiera di Primiero
Cortina d'AmpezzoLivinallongo / Fodom 
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