Sarca / L'iniziativa

Ventimila chili di immondizia nel Sarca: la maxioperazione ecologica diventa progetto permanente

L’evento ha raccolto un gran numero di partecipanti dalla Val Rendena (si è iniziato a Campiglio) fino alla foce di Torbole: mille i volontari sul campo, 14 i comuni coinvolti lungo i 78 chilometri del corso d'acqua
IL PROGETTO Venti associazioni coinvolte per un contributo nel segno dell'ecologia

TORBOLE. Il primo evento nazionale di pulizia di un fiume dalla sorgente alla foce «La Sarca Tutta Nuda», che si è svolto domenica scorsa lungo il fiume, promosso dall’associazione altogardesana «Rotte Inverse», ha avuto numeri e coinvolgimento tale che gli organizzatori hanno avuto bisogno di qualche giorno per stilare un bilancio definitivo della maxioperazione ecologica e per “elaborare” senso e futuro di questa giornata per molti memorabile.

L’evento ha raccolto un gran numero di partecipanti dalla Val Rendena (si è iniziato a Campiglio) fino alla foce di Torbole: volontari, cittadini e famiglie uniti dallo stesso desiderio di agire concretamente per l’ambiente. Un grande successo di partecipazione che segna l’inizio di nuovi progetti futuri da realizzare in rete. La rete di associazioni che si è costituita per realizzare la manifestazione diventa così un circuito virtuoso della sensibilizzazione e del fare.

I dati dai quali gli organizzatori partono sono d’altronde di tutto rispetto e decisamente incoraggianti. Si è trattato del primo evento nazionale indipendente di pulizia di un fiume interamente realizzato da volontari (e autofinanziato); si è intervenuti su ben 78 chilometri di fiume ripulendoli metro dopo metro. Almeno 20 le associazioni coinvolte e 14 Comuni interessati per il loro territorio. Più di 1000 persone partecipanti (norme anti-covid rispettate) e soprattutto - il dato emerso in questi giorni - sono stati raccolti e differenziati quasi 20 tonnellate (20 mila chili!) di firiuti.

«Abbiamo trovato perfino telai di motociclette e bici, lampioni, segnali stradali, copertoni, bombole del gas vuote, e una valanga di ferro di varia fattura» dicono da «Rotte Inverse».

«La fine dell’evento è il nostro inizio - spiegano dall’associazione - la “Sarca Tutta Nuda” non finisce il giorno dell’evento. Anzi, continua come progetto permanente».

La referente per «Rotte Inverse», Ilaria Argenziano: «Abbiamo iniziato nel 2019, quest’anno abbiamo coinvolto l’intera asta del fiume. Ci saranno di certo altre edizioni, vorremmo che l’evento diventasse una tradizione. Solo con il coinvolgimento della popolazione possiamo raggiungere l’obiettivo, che nell’immediato è sicuramente la pulizia degli argini, ma nel medio e nel lungo periodo è la sensibilizzazione delle persone».

L’arte e il bello contro i rifiuti e i comportamenti scorretti. «Rotte Inverse» lancerà infatti altri eventi ed iniziative a corollario della grande “raccolta partecipata”. Si parte con il «Mostro della Sarca». «Sarà un momento di unione, anche simbolica, della rete di associazioni» commenta Argenziano. Nelle prossime settimane, l’artista Matteo Cretti guiderà un laboratorio presso il «Cantiere 26» di Arco, dal titolo il “Mostro della Sarca”, come costante promemoria sull’impatto che i rifiuti hanno sull’ambiente, e stimolo a scegliere comportamenti più rispettosi.

«Rotte Inverse» sta preparando gli eventi per l’estate e l’autunno, all’insegna di nuove collaborazioni con la rete di associazioni. Lo scopo del progetto è alzare e tenere alto il livello di sensibilizzazione dei cittadini nei confronti della natura e dell’ecosistema, invitare alla cura del bello che ci circonda ed educare alle buone pratiche per la gestione dei rifiuti.

L’obiettivo per il 2022? «La Sarca Tutta Nuda con più persone e meno rifiuti da raccogliere lungo gli argini del fiume. Non è la pulizia di una giornata che fa la differenza, ma il prendersi cura nel quotidiano, giorno per giorno». L’associazione continuerà a diffondere l’iniziativa «One Bag A Day» - dice il presidente Daniele Monetti - che propone ai cittadini di continuare giorno per giorno a prendersi cura dell’ambiente in cui viviamo, promuovendo le buone pratiche. Raccogliamo rifiuti diffondendo cultura, non facciamo identikit né esprimiamo pareri su chi inquina. Puliamo il mondo e puliamo i nostri pensieri da giudizio e rabbia».

comments powered by Disqus