Medici di base in Val di Ledro, già trovato un sostituto per il servizio

LEDRO - L’emergenza sanitaria in val di Ledro, resa ancora più critica dal trasferimento a partire da lunedì prossimo di uno dei tre medici di base che assicurano il loro operato in zona, sarebbe rientrata, almeno per ora. «Con piacere comunico - fa sapere la stessa Segnana - che è stato individuato un nuovo medico di medicina generale per la Val di Ledro e ringrazio il professionista che ha accettato l’incarico con così poco preavviso».

La notizia dell’improvviso trasferimento del medico di base aveva infatti preoccupato non poco i residenti, che in una nota avevano espresso «sconforto e rabbia». La preoccupazione era tangibile, rafforzata dalla scarsità di informazioni: «Ben 1500 utenti dal 13 febbraio si troveranno scoperti del servizio di medicina di base senza che da Apss o Provincia sia pervenuta una comunicazione ufficiale. C’è preoccupazione e si cercano informazioni che arrivano frammentarie e individuali tramite qualche assessore. Sorgono spontanei alcuni quesiti che vengono posti ai vicini di casa, ai parenti, ai conoscenti, via WhatsApp o Facebook, o cercando conferme tramite qualche assessore, non sapendo dove rivolgersi per una risposta seria e sicura».

«Una situazione - rimarcano i ledrensi - che penalizza le persone che non usano i social, non hanno una mail e sono seguiti solo dalle badanti, gli anziani senza mail che da giorni non vanno in ambulatorio». La rappresentanza di ledrensi aveva anche evidenziato come «gli utenti maggiormente colpiti siano rappresentati dalla popolazione dei due Tiarno che già dal 2018 aspettano un medico».

Le rischieste dei cittadini sono dunque arrivate a Piazza Dante, da dove è arrivata ampia rassicurazione in merito. «In queste settimane - riprende l’assessore provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia - abbiamo lavorato per dare una risposta concreta nel breve periodo alla comunità ledrense; l’impegno dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari per trovare il sostituto del medico, che lascerà l’incarico la prossima settimana è stato decisivo ma vorrei anche ringraziare l’amministrazione comunale ledrense, che in questi giorni è stata particolarmente partecipe e attiva».

I temi sul tappeto sono dunque molti. E proprio per questo, anche se l’emergenza è stata risolta in attesa del professionista che «a breve» arriverà a sostituire il professionista trasferito, l’assessore Segnana ha riconfermato il suo incontro di oggi in val di Ledro per incontrare il sindaco Renato Girardi e la giunta comunale, così da creare un momento di ascolto e di programmazione in un periodo che resta quantomeno delicato, e comunque «affrontare un ragionamento che tenga conto della miglior organizzazione possibile a medio-lungo termine». L’assessore ha precisato: «Abbiamo sempre riservato un’attenzione elevata ai presidi medici dei territori di montagna, anche durante questa straordinaria pandemia che sta rendendo tutto molto più complesso. L’Azienda provinciale per i servizi sanitari aveva saputo solo un paio di settimane fa dello spostamento del medico e appena ne siamo venuti a conoscenza ci siamo subito mossi per individuare soluzioni a breve termine».

Il comunicato della Provincia

“Il potenziamento dei servizi sanitari territoriali è il principale obiettivo a cui stiamo lavorando con l’Azienda sanitaria, nonostante l’emergenza Covid che sta, evidentemente, impegnando prioritariamente tutte le nostre risorse”. Così l’assessore provinciale alla salute, Stefania Segnana che nel pomeriggio, insieme alla dottoressa Simona Sforzin, direttore dell’Area cure primarie di Apss e alla dottoressa Franca Bellotti direttore del Dipartimento salute, si è recata in Val di Ledro dove ha incontrato il sindaco di Ledro, Renato Girardi e l’intera Giunta comunale.


L’Assessore Segnana, nel ringraziare l’amministrazione comunale per lo spirito di collaborazione dimostrato, ha confermato la notizia, annunciata ieri, dell’arrivo di un nuovo medico di medicina generale in sostituzione di uno dei tre professionisti che presidiano la zona, che andrà via dal 15 febbraio. Si tratta di una soluzione temporanea, in attesa di indire un nuovo bando per la copertura dei posti vacanti. “Stiamo lavorando - ha precisato l’assessore - al fine di creare un sistema che incentivi l‘arrivo di nuovi medici, ben sapendo della carenza di professionisti, soprattutto nell’ambito della medicina generale”.

La dottoressa Sforzin ha annunciato la scelta dell’Azienda sanitaria di attivare in Val di Ledro, entro alcune settimane, la presenza di un infermiere di famiglia e di comunità che potrà alleggerire il lavoro dei medici di base.

“L’attenzione da parte nostra sui presidi medici dei territori di montagna, resta elevata - ha concluso l’assessore Segnana- anche durante questa straordinaria pandemia che sta rendendo tutto molto più complesso”.

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