Nuove opere per il museo all'aperto Land Art di Pur apre il 4 luglio

di Paola Malcotti

Verranno ultimate e messe a disposizione dei visitatori a partire da sabato 4 luglio le tre nuove installazioni che in queste ultime settimane sono andate ad aggiungersi alle altre 24 opere, realizzate dal 2012 ad oggi, lungo il percorso museale a cielo aperto di Pur con legno, metallo, pietra e altri materiali ecocompatibili, così come previsto dalla filosofia espressiva propria della forma d'arte contemporanea caratterizzata dall'intervento diretto dell'artista sul territorio naturale.
Nonostante il periodo primaverile sfavorevole e l'incertezza sulla riapertura al pubblico delle attività culturali, il progetto artistico di Ledro Land Art non si è infatti fermato, proponendo un nuovo bando per l'ideazione e la messa a punto di nuovi lavori che ha attirato l'attenzione di numerosi artisti.
Com'è stata la risposta?
«Per la selezione 2020 abbiamo ricevuto 25 progetti di autori provenienti sia da diverse regioni italiane che da Paesi europei - spiega il curatore Massimiliano Rosa - Siamo molto soddisfatti per il numero di proposte inviate ma soprattutto per la qualità delle idee, che quest'anno hanno reso ancor più difficile il lavoro della commissione giudicatrice (composta da Matilde Peterlini, da Alessandra Laurenti, Claudio Cortella, Bernardo Penner e Michele Segalla) che assieme a me ha selezionato le opere. Credo che la diffusione ottenuta dalla Call (più di 20.000 le persone raggiunte solo attraverso Facebook) abbia svolto anche un ruolo promozionale importante e contribuito a far conoscere ancora di più il nostro splendido territorio».
Quali sono le nuove opere?
«Inizialmente era prevista la realizzazione di due opere, come fatto in passato, ma in seguito abbiamo deciso di aumentare il numero a tre grazie anche all'appoggio dell'Apt e dell'amministrazione comunale che hanno compreso l'importanza di questo progetto che esalta il rapporto fra arte, natura e territorio, soprattutto in un momento delicato come questo in cui gli spazi ampi e all'aperto rappresentano un valore aggiunto per l'offerta turistica e culturale locale. In estate realizzeremo inoltre un'opera collettiva dal titolo "Ledro Land Art Project" in collaborazione con l'artista Franz Avancini e l'associazione "Smarmellata", un progetto selezionato dal bando "Generazioni" che ha come intento quello di sviluppare la conoscenza della land art come fatto già nel 2019 in occasione di "Ledro Land Art Festival", che potrebbe diventare un appuntamento annuale affiancato al bando tradizionale per la selezione delle opere».
Chi sono i vincitori di quest'anno?
«Gli artisti selezionati per il bando 2020 sono Matteo Cretti di Trento, Simone Mulazzani e Valentina Grossi di Rimini, Giulio Valerio Cerbella e Luisa Benevieri di Assisi: sono già all'opera e termineranno le loro installazioni la prossima settimana».
In cosa consiste "Ledro Land Art Project"?
«In collaborazione con la "Cooperativa Sole", che ringraziamo, abbiamo partecipato al bando regionale "Generazioni" con il progetto "Ledro Land Art Project", che è stato selezionato assieme ad altri 14 tra ben 77 partecipanti. Obiettivo del progetto è attivare e coinvolgere i giovani, le reti associative, gli operatori economici di valle, la comunità locale, per la valorizzazione del sito di Pur a partire dai temi cardine: natura, arte, cultura, occupazione. Nello specifico, sarà costituito un gruppo di lavoro intergenerazionale che avrà il compito di definire e testare le condizioni per una gestione sostenibile del percorso artistico e delle varie attività culturali, ambientali, sportive, didattiche ecc., che potranno esservi collegate. Grazie al sostegno della Cooperativa Sole, del Comune, dell'Apt, della Cassa Rurale di Ledro, dell'associazione "Smarmellata", di Sintech Home e di tanti operatori ledrensi, sul sito di Pur verrà costruito poi un punto informativo che fungerà da base del progetto, per la partenza di visite guidate e per l'organizzazione di eventi e attività legate al percorso. L'obiettivo di questo progetto è quello di creare occupazione giovanile, di incoraggiare i ledrensi a rimanere in valle investendo sul proprio territorio e sulla propria comunità, valorizzando e sfruttando una realtà parzialmente inespressa come Ledro Land Art».
Quale futuro immaginate per il sito?
«La rete che sta crescendo attorno al percorso artistico di Pur, ritenuto un vero e proprio catalizzatore di energie positive, riguarda tutto il territorio dell'Altro Garda e Ledro. Per questo pensiamo a una gestione costante che ci permetta di valorizzare, di tutelare e al tempo stesso di "sfruttare" nella maniera migliore il luogo. Nel 2016 l'amministrazione comunale ha stipulato una convenzione con l'associazione "Encontrarte" per la gestione ordinaria del sito: questo è stato un momento chiave che ci ha permesso di snellire la burocrazia e le tempistiche per la selezione di nuove opere. Ora puntiamo alla trasformazione della convenzione in una concessione che permetta uno sviluppo ulteriore del progetto e soprattutto una maggiore attenzione al parco, che potrebbe essere curato e manutentato direttamente da chi lo gestisce. Ledro Land Art deve diventare con il tempo un luogo che genera lavoro e che si autosostiene attingendo il più possibile a bandi locali, provinciali ed europei: siamo sulla buona strada ma nei prossimi anni servirà un impegno importante».

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