Un anno da ricordare per la cassa rurale L’utile vola a + 40%

di Paola Malcotti

È la più piccola del Trentino ma i suoi dati esprimono delle percentuali di sviluppo e di crescita significativi. Primi fra tutti quelli riferiti all’utile, che a fine 2019 ha registrato un’impennata del 40% rispetto all’anno precedente permettendo così alla Cassa Rurale di Ledro di chiudere il bilancio di esercizio con un netto imposte di 1.039.000 euro (contro i 744.000 del 2018), e della raccolta diretta e indiretta, che l’anno scorso ha toccato complessivamente quota 235 milioni di euro (+10%).

Sono dunque ancora una volta numeri rassicuranti quelli che arrivano dall’istituto di credito cooperativo di valle, a conferma dello stato di salute di un ente che ha saputo consolidare le proprie masse, salvaguardare il patrimonio, rendere efficiente l’organizzazione interna e contrastare i rischi dovuti alla crisi, che per la prima volta nella storia verranno portati all’esame dell’assemblea dei soci in forma online anziché con la partecipazione fisica, lunedì 29 giugno alle 10.30.

«L’assemblea annuale - spiega il presidente Marco Baruzzi - è l’occasione per fare il punto sull’attività della banca, sui risultati ottenuti e sugli obiettivi da raggiungere. Quest’anno l’epidemia ci impedisce di incontrarci ma anche in questa particolare situazione vogliamo mantenere vivo il rapporto con la base sociale. Ecco perché, al fine di ridurre al minimo i rischi connessi all’emergenza sanitaria in corso, abbiamo deciso di avvalerci della facoltà stabilita dal Decreto “Cura Italia” di prevedere che l’intervento degli affiliati avvenga tramite il Rappresentante designato, che si farà portavoce di tutte le istanze raccolte». L’appuntamento con il conto economico di fine mese porterà tra l’altro i soci ad eleggere le cariche statutarie giunte a naturale scadenza, tra cui quella del presidente, che vedrà lo stesso Baruzzi riproporre il proprio nome per il nuovo triennio.

Quindi uno sguardo al tessuto associativo della Rurale di Ledro, che a fine anno contava 2.674 affiliati (44 in più di un anno fa), al bilancio sociale e al futuro. «Oltre a sostenere economicamente il volontariato ledrense, anche nel 2019 abbiamo cercato di essere promotori di iniziative che fossero da volano per la crescita del territorio, nella consapevolezza che se la valle cresce ed è viva anche la banca ne trae beneficio - continua il presidente - Da circa due anni stiamo lavorando ad un progetto ambizioso, avvalendoci di professionisti preparati ma soprattutto andando a coinvolgere direttamente la nostra gente, per immaginare la valle di domani. Abbiamo ascoltato gli imprenditori, i giovani che vivono e lavorano qui, i ledrensi che sono andati all’estero, esperti esterni (giornalisti, professori e ricercatori) che conoscono e vivono la valle; sono state raccolte idee, spunti, bozze di progetto che sono state poi sviluppate grazie ad una interessante collaborazione con l’Università di Trento.

È nato così “Innovation Olympics”, un contest nel quale studenti di varie facoltà si sono sfidati nella ricerca dell’idea più innovativa. Tra i molti interessanti progetti presentati alla popolazione nella serata di premiazione di febbraio, uno ha messo al centro l’idea della creazione di una Cooperativa di Comunità, un altro quella di sviluppare un marchio per riunire sotto lo stesso ombrello le molte iniziative che la valle offre a residenti e turisti: tutta questa preziosa documentazione - conclude Baruzzi - è ora a disposizione nostra e di chiunque volesse farne uso, nell’auspicio che possa portare davvero alla nascita di qualcosa di concreto per lo sviluppo futuro di Ledro».

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