Ex Canonica a Dro, tutto fermo «Sì» ai parchi per i cinofili

di Daniele Ferrari

Via libera per un'area verde per cani a Dro, mentre maggioranza e minoranza ritirano alcune datate mozioni ed il consiglio comunale si spacca sul futuro della Valdastico.
Seduta consigliare animata a Dro dove non sono mancati toni accesi tra mancate decisioni e ritiro all'ultimo di attese mozioni. In apertura dei lavori è stata letta dal consigliere Alvaro Tavernini la petizione popolare, con ben 473 firme, che richiedeva la realizzazione di un'area verde attrezzata per lo sgambamento per cani nel centro abitato di Dro, dichiarata non ammissibile (impossibile individuarla nel parco urbano destinato a scuole e famiglie) e parzialmente recepita nell'ordine del giorno elaborato dai capigruppo.

«Il comune di Dro intende favorire la predisposizione e realizzazione sul territorio (anche nelle frazioni) di aree di sgambatura recintate dove i cani possano essere lasciati liberi da guinzaglio in sicurezza - ha spiegato il sindaco Vittorio Fravezzi - nei prossimi programmi verrà individuata un'area munita di apposita segnaletica, recintata e attrezzata con cestini per la raccolta delle deiezioni e dove gli animali possano muoversi liberamente pur controllati. Auspichiamo la collaborazione dei proprietari di cani e utilizzatori dell'area nella cura, manutenzione e pulizia anche riuniti in associazione».

Punto approvato ma con l'astensione del consigliere Tavernini (M5S) che chiedeva di individuare un'area ben precisa pur provvisoria.
Lunga illustrazione, ma poche novità, sul recupero e riassetto territoriale del compendio dell'ex-canonica a Pietramurata, con il sindaco Fravezzi che ha risposto ai quesiti dell'interrogazione del consigliere Fiorenzo Trenti (Lega), mentre la presidente del consiglio Ginetta Santoni ha spiegato come non sia stato possibile ad oggi fissare un incontro con giunta provinciale (assessore Segnana) ed Itea per conoscere tempi e modalità d'intervento ed approvazione del piano triennale di Itea. Sono state così ritirate le due mozioni presentate sul tema dalla maggioranza e dal solo Pd. «Pur a fronte dell'approvazione della mozione sarebbe impossibile giungere in tempi brevi ad un'assemblea con la popolazione - ha spiegato Sergio Poli capogruppo Pd - meglio il ritiro dell'atto, che dar vita ad un teatrino della politica, che non avrebbe superato le perplessità sull'incontro pubblico evidenziate nella conferenza dei capigruppo».

Analogo ritiro anche per altre mozioni che chiedevano opere pubbliche e manutenzioni stradali (in via Sebastiani, via S. Antonio, via al Ponte a Ceniga) già avviate dal Comune, mentre ha raccolto sei astensioni e sei voti favorevoli un'ultima mozione del M5S che esprimeva la totale contrarietà alla «Valdastico Nord» qualunque sia lo sbocco in Trentino, e una precisa azione informativa della popolazione. Tematica che secondo alcuni consiglieri non rientrerebbe tra le competenze comunali, ma che ha evidenziato diversità di vedute nella stessa maggioranza, con le forze politiche già proiettate verso le elezioni comunali del prossimo 3 maggio.

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