Con le "boe robot" il Garda resta pulito

di Luca Nave

Elimineranno il problema dei mattoni e delle cime abbandonate nel lago. Si muovono da sole seguendo le coordinate gps che ricevono da un tablet o da un telefonino. Sono alimentate da batterie e viaggiano tra i 5 e i 7 nodi, sono alte 2 metri e mezzo per 2 metri di diametro, con un peso di 105 chili. Soprattutto, sono in grado di rimanere nella stessa posizione, attivando i motori per compensare i movimenti del vento e dell’acqua.

Sono le boe robotiche utilizzate per la Halloween Cup, regata Optimist che chiude l’anno di attività sul Garda Trentino. La regata è organizzata dal Circolo Vela Torbole in corso fino ad oggi, ospitando 600 giovani da 27 nazioni. Le nuove boe possono partire direttamente dal pontile, raggiungere il luogo deciso e possono pure, se serve, spostarsi a comando durante la gara.

Alla presentazione a Torbole c’erano tutti i circoli velici del Garda trentino: Fraglia vela Riva, Lega navale di Riva, Circolo vela Arco, Circolo surf Torbole oltre ovviamente al Circolo ospitante. Presente anche l’assessore comunale allo sport Fabio Malagoli. Una partecipazione che mostra la grande condivisione del progetto. È sull’ecologia che punta il presidente di Torbole, Gianpaolo Montagni: «Questo può essere un anno zero, a partire dal quale non violeremo più il nostro lago».

I tecnici della ditta svizzera Roboboj hanno spiegato alcuni dettagli. C’è stato in investimento di 1 milione e mezzo di franchi (1 franco equivale a 91 centesimi di euro). All’attivo ci sono già una ventina di regate in varie località europee ma il prodotto finito, per l’Italia, debutta a Torbole.

In futuro si potrebbero dotare le boe di caricabatteria solari, ma per il momento basteranno le 24 ore di autonomia garantite. Le boe riescono a mantenere la posizione anche con vento a 25 nodi. Certo fanno dei movimenti ma anche le vecchie boe ancorate al fondo si muovono. I velisti dovranno familiarizzare col loro comportamento.
Per la regata di Halloween la ditta ha fornito 4 boe più 1 box (un sistema gps come quello montato sulle boe), che andrà sulla barca del comitato, diventando la quinta boa e potendosi così coordinare con le altre. Una fornitura gratuita che rappresenta un investimento promozionale. Non si è parlato di cifre: i referenti hanno accennato solo al fatto che costano meno di 20mila euro. Hanno poi aggiunto che potranno essere acquistate o noleggiate oppure, ancora, si potranno adottare soluzioni miste. Costi non banali, dunque, per cui è stato unanime l’appello dei circoli alle istituzioni pubbliche, che potrebbero sostenere un investimento avveniristico ed ecologico.

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