Recuperati antichi manoscritti Erano in vendita su Subito

I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Udine hanno restituito all’Ufficio beni archivistici della Provincia autonoma di Trento dei documenti di notevole interesse storico e artistico appartenenti principalmente al Comune di Nago Torbole. Si tratta di 12 documenti manoscritti comprensivi di mappe catastali acquerellate risalenti ad un periodo compreso tra il XVII ed il XVIII secolo, ritrovati a seguito di un’indagine scaturita dal monitoraggio delle piattaforme commerciali di vendita online di beni culturali.

Una volta notata l’inserzione posta su Subito.it da parte di un anonimo privato è stata richiesta una valutazione tecnica a esperti del settore ed è quindi stata richiesta alla Procura di Rovereto, territorialmente competente, l’emissione di un decreto di sequestro nei confronti di una persona residente in Vallagarina, nel frattempo identificata e denunciata per impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato e ricettazione.

L’inserzionista roveretano, 57 anni, ha consegnato quanto richiesto dai carabinieri dichiarandosi inconsapevole del valore culturale dei beni che aveva messo in vendita online. La sua buona fede è stata confermata dalla consegna spontanea di altri quattro documenti datati 1799 e 1848 di derivazione ecclesiastica e pubblica, relativi al territorio di Trento e quello di Rivolta di Gera d’Adda, area ricompresa tra le province di Milano, Bergamo e Cremona, tutti autentici e di interesse storico, artistico e culturale.

Successivi accertamenti hanno permesso di determinare la provenienza dei beni sequestrati che derivavano da un lascito ereditario e che risultavano nella disponibilità dell’asse familiare dell’indagato da generazioni.

Al termine del procedimento, archiviato, non essendo possibile risalire alle modalità con le quali tali documenti erano andati dispersi, il Tribunale di Rovereto ne ha disposto la confisca e l’assegnazione «in forma unitaria» alla Provincia di Trento, anche a seguito del parere favorevole espresso sia dalla dall’Archivio di Stato di Trento sia dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia.

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