Salvato dall'elicottero in mezzo al Garda Tentava di attraversare il lago a nuoto Era ormai allo stremo delle forze

di Davide Pivetti

Deve la vita allo scrupolo dei suoi amici e soprattutto alla rapidità di intervento dei soccorritori trentini, che nonostante la vastità del Garda l’hanno trovato, recuperato e riportato in salvo a terra in pochi minuti dall’allarme, evitando che una folle bravata si trasformasse in tragedia.

Un turista inglese di Nottingham, Martin Walsh, 46 anni, ieri pomeriggio attorno alle 16 ha lasciato a nuoto la spiaggia privata dell’hotel «Astor», uno dei primi che si incontra dopo il confine lombardo prima di Limone. Qui l’uomo sta trascorrendo alcuni giorni di vacanza con gli amici, coetanei.

Forse tradito dalla prospettiva della sponda veneta, che in quel punto del lago può sembrare più vicina di quanto in realtà sia, il giovane si è gettato in acqua annunciando l’intenzione - assurda - di raggiungere Navene. Per farlo non si è dotato di alcuna attrezzatura, solo due infradito sulle mani utilizzate come pinne. L'uomo ha tenuto duro un bel po’, arrivando quasi a metà strada (il Garda in quel punto è largo 3,4 chilometri) quando i suoi amici non l’hanno più visto.

Per fortuna hanno dato subito l’allarme. La centrale del «115» ha fatto intervenire l’elicottero di Trento con la squadra dei sub a bordo, i vigili del fuoco rivani e la Squadra nautica della polizia del nostro Commissariato. In pochi minuti il tratto di lago interessato è stato setacciato, finché dall’elicottero è stato individuato e “puntato”, permettendo al gommone della polizia, condotto dal comandante Camparada, di recuperare l'uomo. Che era in stato confusionale e allo stremo delle forze. Pochi minuti ancora e sarebbe sparito nell’abisso del Garda.

Il turista è stato identificato e riportato nel suo albergo, sotto shock ma salvo. Una ventina gli uomini che hanno vinto la corsa contro il tempo per salvargli la vita per un’impresa demenziale.

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