La vela si impiglia nelle rocce Jumper si schianta in parete

Se la caverà davvero con poco, in proporzione alla dinamica dell’incidente che l’ha visto protagonista e che gli sarebbe potuto costare molto più caro.

Ieri dall’«exit» del Brento, il trampolino del «Becco dell’Aquila» tra i più amati e ambiti dai base jumpers di tutto il mondo, hanno saltato almeno in quaranta. Dall’alba fino al tramonto. Ad uno di loro, però, che ha spiccato il volo attorno alle 19, non è andata benissimo. Nel senso che quando ha aperto la vela per planare lentamente verso terra, la stessa - forse per qualche manovra errata o per una distanza chiaramente insufficiente dalla parete - è andata ad incagliarsi in una cengia a circa 700 metri d’altezza, trascinando il jumper contro la roccia.

L’allarme è stato immediato e sul posto sono arrivati in pochi minuti sia gli specialisti del Soccorso alpino altogardesano che l’elicottero da Trento. Per lo sportivo un trauma a una caviglia e un altro a un braccio. È rimasto cosciente ed è stato recuperato. Sospesi i salti di chi era in fila dopo di lui per il balzo verso il vuoto. I jumpers sono stati fatti scendere a piedi dal Soccorso alpino.

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