Nago Torbole, polemica sul taglio delle piante

di Elena Piva

L’amministrazione di Nago-Torbole, a seguito della sistemazione del monumento ai Caduti e degli alberi tagliati lungo via Scipio Sighele a Nago, si è guadagnata da parte della minoranza consiliare il soprannome di «giunta delle motoseghe». Il sindaco Gianni Morandi, intervistato da l’Adige nei giorni scorsi, ha chiarito le linee generali degli interventi di arredo urbano atti a dare più spazio al verde grazie - ad esempio per il caso di via Sighele - alla presenza di un pergolato di vite e quattro nuove grandi piante di olivi che prenderanno il posto degli alberi tagliati nei giorni scorsi.
«Il sindaco Morandi dimentica l’origine di questi lavori - ha detto il consigliere Perugini, a nome delle minoranze - le problematiche dell’area interessata sono state portate più e più volte in consiglio comunale dalle minoranze. Interrogazioni e mozioni che ora fa passare per idee sue. In ogni caso, il progetto iniziale non prevedeva alcuna tutela al monumento dei Caduti. Evidentemente, dopo l’avviso fatto all’organo della Soprintendenza, qualcosa si è mosso. Il problema di base resta la scelta di placare i malumori agendo a braccio senza reali progetti analizzati in consiglio».
L’altro punto su cui i consiglieri di «Partecipiamo» e «Insieme» non sono intenzionati a cedere riguarda la trasparenza delle azioni amministrative nei confronti della popolazione.
«Sono molti i mormorii della gente in merito al taglio delle piante - ha aggiunto Johnny Perugini - tanto che ora un gruppo di cittadini si sta muovendo in autonomia per trovare dei chiarimenti circa ulteriori tagli avvenuti in zona Busatte. Hanno chiesto spiegazioni contattando gli organi competenti ed è in corso una raccolta firme. Dubito che tutte le piante si siano ammalate di processonaria e, senza dubbio, molti alberi sono stati tagliati dopo gli scavi effettuati per l’acquedotto. Continuano i giochi fatti senza informare e confrontarsi con i cittadini. La gestione ambientale è un tema delicato che riguarda tutti noi, ma in questo Comune diminuiscono le piante e aumentano i misteri. Ora siamo preoccupati per il futuro del Parco della Pavese, stando al modo in cui la giunta dimostra di “amare il verde” in questi ultimi tempi».

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