Lago di Garda, torna l'idea di un tunnel per Malcesine

di Paolo Liserre

Se ne parla da decenni ma adesso, rispetto al passato, c’è una differenza sostanziale: allora chi la sosteneva non governava, ora si appresta a guida la Provincia per i prossimi cinque anni e forse anche di più. Quel «qualcuno» altri non è che il neo governatore Maurizio Fugatti e l’oggetto della discussione è l’ipotesi di collegamento viario con un nuovo tunnel da Avio a Malcesine che inevitabilmente potrebbe scaricare nuovo traffico sulla Gardesana Orientale con ripercussioni anche nell’Alto Garda. Il richiamo a quest’ipotesi è nero su bianco a pagina 17 del programma dell’ormai ex candidato presidente, oggi governatore, della Lega e della coalizione di centrodestra al governo, programma depositato ufficialmente nel momento in cui è stata presentata la candidatura. Un intervento definito «prioritario» (alla stregua della circonvallazione di Torbole) mentre nello stesso programma, alla pagina successiva in cui si parla di rete ferroviaria, non c’è traccia della ferrovia tra l’asta dell’Adige e l’Alto Garda.
«Non sono contrario a priori - commenta il sindaco di Nago Torbole Gianni Morandi - ma bisogna prima capirne l’eventuale vera utilità. Per noi la priorità assoluta è il completamento dell’arteria Passo S. Giovanni-Cretaccio e la circonvallazione di Torbole. Dopodiché se il tunnel Avio-Malcesine può aiutare a sgravare ulteriormente il traffico che si scarica su Torbole, parliamone». «Sono abituato a parlare con elementi concreti e oggettivi alla mano - osserva il presidente della Comunità di Valle Mauro Malfer - Se dietro a questa idea c’è un ragionamento preciso che ce lo illustrino, fermo restando che le priorità sono la circonvallazione di Torbole e la ferrovia ma anche il bypass di Molina di Ledro. Non appena la nuova giunta sarà insediata chiederemo un incontro col governo provinciale».
Per il sindaco di Riva Adalberto Mosaner «si tratta di un’ipotesi che ciclicamente viene riproposta e sulla quale va eventualmente fatta un’attenta analisi costi-benefici. Ricordo che anni addietro un’opera più o meno analoga da Verona a Garda venne stroncata da un esecutivo che aveva lo stesso colore politico della nuova giunta provinciale. Comunque la priorità che tutte le amministrazioni hanno ribadito da tempo è la circonvallazione di Torbole, quella sì è prioritaria e molto più urgente, anche per dare una migliore vivibilità al lungolago di Torbole». Più o meno dello stesso avviso il primo cittadino di Arco Alessandro Betta: «Le opere fondamentali e prioritarie per il nostro territorio sono tre: fare chiarezza sul collegamento Passo S. Giovanni-Cretaccio, la circonvallazione di Torbole e il collegamento ferroviario non solo in funzione turistica ma anche per le merci. Non conosco precisamente quest’ipotesi ma se ne può parlare purché non distragga risorse e tempo per la soluzione di questi tre nodi fondamentali».

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