"Gigajoy", il rosso sale a 2,1 milioni

di Paolo Liserre

Ha sfondato quota 2 milioni di euro (per la precisione siamo a 2 milioni 94 mila euro) lo stato passivo della cooperativa «Garda Lake» che per quattro anni, dall’apertura sino a pochi mesi or sono, ha gestito il parco-divertimenti «Gigajoy» di Ceniga di Dro, chiuso cinque mesi or sono sotto il peso dei debiti, dei fornitori e dei dipendenti non pagati e di un progetto ambizioso che non è mai decollato veramente. La quantificazione dello stato passivo è stata elaborata dal commercialista arcense Alberto Bertamini, nominato commissario liquidatore dalla giunta provinciale nel febbraio scorso allorquando lo stesso esecutivo ha disposto per la coop la liquidazione coatta. Da allora ad oggi nella procedura si sono inseriti ufficialmente 79 creditori tra artigiani, fornitori, ex dipendenti non pagati, 11 in più rispetto a meno di un mese e mezzo fa.
Nel frattempo è andata deserta anche la terza asta indetta dal commissario liquidatore per la vendita dei beni immobili, ovvero «macchinari, attrezzature e arredi funzionali allo svolgimento dell’attività di ristorante/pizzeria e del parco divertimenti, oltre le rimanenze di magazzino in deposito». Si era partiti a metà settembre da un valore base di 161 mila euro, ora quella cifra è praticamente dimezzata e in occasione dell’appuntamento con la quarta e forse ultima asta in programma il prossimo 19 ottobre si partirà da una base di 80 mila euro con rialzi minimi di 5.000 euro (offerte entro le ore 12 allo studio di Bertamini in via Chiesa 8 a Riva).
La situazione dei «Gigajoy» precipitò lo scorso 27 dicembre, quando la Federazione delle cooperative segnalò in Provincia la grave situazione economica, patrimoniale e finanziaria della «Garda Lake»: per la Federazione non c’erano le condizioni per garantire la continuità aziendale motivo per il quale il 2 febbraio il presidente della Provincia Ugo Rossi ha firmato la delibera per la nomina del commissario liquidatore. P.L.

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