Distrutti 400 ettari di terreno Le fiamme sono dolose Paura al confine col Trentino

Terzo giorno di lavoro ieri per i vigili del fuoco volontari della valle di Ledro e del distretto dell'Alto Garda. 

Alimentato dal vento in quota, tornato a soffiare a metà mattina, l'incendio divampato sul versante bresciano di Passo Nota si è diviso ieri su tre fronti. Una ventina i pompieri provenienti da tutti i Corpi di Ledro che con le prime luci dell'alba, coordinati dal comandante di Molina Angelo Maroni e dal viceispettore Lorenzo Righi, si sono portati a Bocca di Gatum, oltre Tremalzo, per riprendere il lavoro di bonifica nei punti dove durante la notte il rogo aveva di nuovo guadagnato terreno, mentre due sono stati i velivoli del Nucleo elicotteri di Trento che per tutto il giorno hanno eseguito lanci d'acqua, pescando dal lago e dai vasconi approntati in quota.

A collaborare nell'opera di spegnimento sul fronte trentino, anche una squadra di pompieri del Corpo di Arco, presente sul posto con un fuoristrada e con il camion-cisterna da 10.000 litri per garantire l'approvvigionamento idrico.

Articolo di Paola Malcotti. La versione integrale in edicola

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