Ledro, centinaia contro la centrale biomassa «Basta veleni in una zona tutelata Unesco»

Al grido di «Basta veleni» alcune centinaia di residenti della Valle di Ledro hanno manifestato da Tiarno di Sotto a Tiarno di Sopra contro la costruzione della centrale a biomasse e l'annessa caldaia a gasolio da due megaWatt.   

«Abbiamo ottenuto il riconoscimento di riserva naturale della biosfera per l'Unesco - spiega Christian Tiboni del comitato contro la centrale - e con questa centrale mettiamo a rischio la nostra salute prima di tutto e il turismo, principale attività economica della valle». Gli ha fatto eco dal palco degli interventi Pietro Zanotti, esperto di energie rinnovabili: «Nella centrale - ha spiegato - secondo quanto è scritto nelle carte dell'autorizzazione data dalla Provincia, non sono previsti i filtri per le sostanze cancerogene che verranno immesse nell'aria come ad esempio l'aldeide formica. Su questa iniziativa c'è stato un colpevole vuoto di informazione da parte delle istituzioni nei confronti dei cittadini».   

Al corteo hanno partecipato numerose famiglie, e Federica Luscia, madre di due bambine, ha rivolto un appello alle mamme della valle: «Non facciamo regali superflui ai nostri figli, regaliamo loro la salute, impegniamoci». C'è stata anche la testimonianza di Giovanna Colò: «La Valle di Ledro ha già pagato e continua a pagare in termini di vite umane a causa di diverse fabbriche che hanno da sempre inquinato. Ho perso entrambi i miei genitori a causa di due tumori ai polmoni e alla vescica, entrambi lavoravano il magnesio e l'amianto. Non ricordo che ci sia mai stata una manifestazione nella Valle, è un ottimo punto di partenza. Allora c'era tanta omertà, spero che stavolta sia diverso».

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