Orso, colazione al miele Saccheggiate le arnie

Nei giorni scorsi l’esemplare che da un paio di settimane si aggira nella piana che porta al rifugio al Faggio è tornato a colpire

di Paola Malcotti

Era già successo nel 2010, quando nel giorno di Pasqua l’orso presente in quel periodo in val Concei aveva deciso di banchettare con il contenuto di quattro arnie custodite in località «Sega», di proprietà di Luigino Sartori, che a causa della sgradita visita aveva deciso di correre ai ripari e circoscrivere l’area con una recinzione.

Nei giorni scorsi però l’esemplare che da un paio di settimane si aggira nella piana che porta al rifugio al Faggio è tornato a colpire, prendendo di mira gli apiari presenti in località «Chinaec», sempre di Sartori, in questo caso però non delimitate dalla barriera anti-orso.

Ricco il bottino con il quale il plantigrado ha scelto di festeggiare il risveglio dal letargo, lasciando dietro di sé evidenti segni del suo passaggio - rilevati ieri dalle guardie forestali e dallo stesso apicoltore ledrense.

«I danni da parte degli orsi sono tipici del periodo - conferma Maurizio Zanin del Servizio foreste e fauna della Provincia - Episodi come questo rientrano nella normalità, soprattutto se le arnie non sono protette da recinzione. La valle di Ledro è un’area di passaggio, tra quelle predilette per gli spostamenti; ciò non esclude che l’orso in questione abbia trascorso il letargo in zona e che ora sia pronto per fare ritorno sui monti del Trentino occidentale, suo habitat prediletto».

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