Meteorite si disintegra, lampo nei cieli del basso Trentino

di Davide Pivetti

Erano esattamente trascorsi cinque minuti dopo la mezzanotte tra lunedì e martedì quando il cielo sopra l’Alto Garda e la bassa Vallagarina si è illuminato all’improvviso con un lampo abbastanza forze da schiarire campi, giardini, balconi.

I pochi che, in quel momento, erano all’aperto - in una notte di novembre con le temperature già rigide del periodo - e che hanno avuto la prontezza di riflessi di alzare gli occhi al cielo per cercare l’origine di quel lampo improvviso e incomprensibile al suolo, hanno visto uno spettacolo celeste molto raro, cioè la disintegrazione nell’atmosfera di un meteorite.

In pratica è quanto accade ogni anno con migliaia di «stelle cadenti», concentrate soprattutto nel periodo estivo e agostano in particolare. Con la differenza che le «stelle cadenti» non arrivano mai abbastanza vicine al suolo da poterlo illuminare con la propria combustione o non sono abbastanza grandi per emettere una luce così. Questa volta, evidentemente, il meteorite proveniente dallo spazio era abbastanza grande da superare diversi strati esterni dell’atmosfera e bruciare fino a quote decisamente più basse.

Circa quattro minuti dopo il lampo nel fondovalle si è udito anche un rumore cupo, non fortissimo, che potrebbe essere l’effetto acustico dell’esplosione a circa 70 chilometri d’altezza sul basso Trentino.

Il meteorite viaggiava da nord-est verso sud-ovest, si è disintegrato più o meno sulla verticale del Monte Stivo, tra Mori e Bolognano, ma vista l’elevata altezza della combustione non è facile capire longitudine e latitudine esatte del fenomeno celeste.

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