Malore fatale mentre naviga Morto Renzo Gnuffi

di Paola Malcotti

Un'uscita in barca a vela, sul suo «Snipe», come era solito fare nel periodo di bella stagione, quando il tempo lo permetteva. Una breve gita al largo, in una giornata né troppo calda né troppo ventosa. Una gita che ieri mattina ha visto la fortunata presenza a bordo di un compagno di escursione di soli 13 anni, ma dal gran sangue freddo e dallo spirito d'iniziativa comparabile a quello di un adulto.

Qualità grazie alle quali nel giro di pochi attimi il giovane è riuscito a capire che c'era qualcosa che non funzionava come avrebbe invece dovuto e che, dopo aver visto accasciarsi sul fondo della barca il timoniere, ha avuto il coraggio di prendere in mano la situazione, gridare aiuto e condurre l'imbarcazione a riva, per permettere così ai soccorritori - allertati nel frattempo da alcuni passanti - di occuparsi di Lorenzo (per tutti Renzo) Gnuffi, 75enne di Lenzumo, colto da arresto cardiocircolatorio proprio mentre era alla guida della sua imbarcazione nelle acque antistanti il litorale che separa gli abitati di Mezzolago e Pieve. Un malore improvviso, scambiato in un primo momento per un annegamento visto anche lo «scuffio» che ha interessato lo Snipe poco dopo, che per diversi minuti ha tenuto impegnati tanto i volontari della Croce rossa di Bezzecca quanto gli operatori di Trentino Emergenza, giunti sul posto in elicottero da Trento, al lavoro sulla piccola insenatura a lato della strada statale, nelle operazioni di rianimazione.

Operazioni che in un primo momento sembravano aver prodotto l'esito sperato, facendo tirare un sospiro di sollievo. Il cuore di Lorenzo Gnuffi, già provato in passato, però non ce l'ha fatta ed ha smesso di battere durante il trasporto in eliambulanza al Santa Chiara, lasciando incredula un'intera valle, che dopo aver appreso della notizia si è subito stretta attorno alla moglie Marisa e alle figlie Tea ed Anna. Il corpo dello sfortunato velista - storico vicepresidente dell'Associazione vela lago di Ledro - è stato composto nella sala mortuaria dell'ospedale di Trento, in attesa della sepoltura.

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