Widmann: siamo messi meglio del Trentino ma loro sono gialli e noi arancioni: è assurdo»

«È assurdo: si tratta solo ed esclusivamente di una decisione politica, senza alcuna base scientifica».

È durissimo il commento dell'assessore altoatesino alla sanità, Thomas Widmann, dopo la decisione del ministero della salute - sulla base del monitoraggio settimanale Iss - di lasciare mla provincia di Bolzano in zona arancione, mentre altre aree passano in fascia gialla (Lombardia, Basilicata, Calabria, Piemonte). Restare in area arancione significa fra l'altro che la mobilità fuori provincia è consentita solo per motivi di necessità, lavoro urgenza.

Quindi i turisti, per esempio, non possono raggiungere l'Alto Adige, che ora è circondato solo da zone gialle.

«Non è possibile andare avanti così: all'Alto Adige serve maggiore autonomia. Non ne faccio una questione etnica, ma di sostanza. Noi abbiamo tutti gli indicatori migliori rispetto al Trentino. Eppure loro sono gialli, noi ancora arancioni: è una tragedia».

Secondo le regole nazionali, un declassamento non può seguirne un precedente, se non dopo due settimane: Bolzano è passata dal rosso all'arancione (con qualche misura peraltro attenuta in autonomia) una settimana fa, dunque salvo sorprese, per vedersi riconosciuta l'ufficialità da Roma dovrà attendere altri sette giorni.

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