Lo screening di massa oltre il 60%, Kompatscher "solo l'1 per cento positivi, ma non parliamo di stagione dello sci, è presto"

AGGIORNAMENTO - Sono sette i decessi Covid nelle ultime 24 ore in Alto Adige. I laboratori dell’Azienda sanitaria hanno effettuato 2.889 tamponi e registrati 535 nuovi casi positivi. 323 persone sono ricoverate nei normali reparti ospedalieri, altre 38 in terapia intensiva.

I ntanto non cala l’afflusso allo screening di massa in Alto Adige. «Se l’andamento continuare, questa sera supereremo il nostro obiettivo di 350.000 test», che corrisponde al 70% della popolazione altoatesina. Lo riferisce il direttore generale dell’Azienda sanitaria Florian Zerzer. «In alcuni Comuni abbiamo già dovuto inviare dei rifornimenti, perché le scorte di tamponi rapidi erano esauriti», aggiunge.

 


Fino alle ore 16 di ieri avevano partecipato alla campagna di screening test rapidi in Alto Adige 211.957 persone, delle quali 2.305 sono risultate positivi al test. Era pertanto stato testato il 38,3 per cento della popolazione ovvero il 60,5% delle 350.000 persone che si intendono testare. Ma entro questa sera si conta di raggiungerne molte di più.

Le 2.305 persone positive corrispondono all’1,1 per cento delle persone sottoposte al test. Come ha sottolineato il presidente Arno Kompatscher, «i test pcr negli ultimi mesi e nelle ultime settimane erano molto mirati, testando ovviamente molti sintomatici. Con questo screening siamo riusciti a individuare tanti asintomatici che, a loro insaputa, avrebbero potuto trasmettere il virus».

Kompatscher ha messo in chiaro che, «dopo un’analisi approfondita di tutti i dati, sono in programma ulteriori azioni, preparate dal nostro comitato tecnico. Ci saranno screening su determinate categorie di persone, oppure, se necessario, in determinati Comuni».

«Continueremo a lavorare con lo strumento del test rapido antigenico, come ovviamente con i test molecolari», ha detto il presidente della Provincia di Bolzano.

La stagione dello sci? Può attendere. «È ancora prematuro parlare di stagione sciistica. Noi speriamo che nel mese di gennaio possa anche riiniziare questa attività, ma tutto dipenderà dall’andamento epidemiologico e dalla nostra disciplina nell’osservare le regole di distanza, dell’uso della mascherina e dell’igiene delle mani, ovviamente anche dalla situazione nelle altre regioni italiane e negli altri paesi europei. Senza turisti non ci può essere turismo». Lo ha detto all’ANSA in governatore altoatesino Arno Kompatscher.

Le misure restrittive dureranno fino al 29 novembre, come previsto dalle ordinanze. Da martedì riaprono con l’attività in presenza i servizi alla prima infanzia, le scuole d’infanzia e le scuole elementari. «L’obbiettivo primario è quello di riaprire le attività didattiche in presenza. Dopo il 29 novembre intendiamo riattivare determinate attività economiche, partendo da quelle meno rischiose, per poi man mano nelle settembre di dicembre, se l’andamento epidemiologico lo consentirà, riaprire sempre più attività».

Occorre ancora cautela. Il governatore ha ribadito l’importanza «di essere molto attenti perché ci saranno comunque ancora in giro persone infette, anche se con questo screening abbiamo abbassato notevolmente il loro numero».

L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige ha attivato un’apposita hotline al numero di telefono 0471 457457, accessibile dalle ore 8 alle 19. Il risultato del test rapido non potrà essere ottenuto tramite questo numero, sarà comunicato solo via e-mail con un codice di accesso inviato tramite SMS. Le cittadine e i cittadini, dunque, sono pregati di comunicare, al momento di effettuare il test, sia il numero di telefono cellulare che un indirizzo e-mail al quale fare riferimento.

I dati attuali dello screening Test rapidi in Alto Adige sono pubblicati sul portale coronatest.sabes.it. I dati vengono aggiornati più volte al giorno a intervalli regolari.

Nel comprensorio sanitario di Bolzano sono state testate 88.747 persone, di cui 840 positivi - 0,9%, nel comprensorio sanitario di Bressanone 32.729 persone (360 positivi - 1,1%), nel comprensorio sanitario di Brunico: 36.421 (393 positivi - 1,1%) e a Merano: 54.060 (712 positivi - 1,3%)

Soddisfatti per l’andamento del progetto, nonostante i problemi riscontrati principalmente nella comunicazione dell’esito dei test alla cittadinanza, l’assessore alla Protezione civile Arnold Schuler, il direttore dell’Agenzia per la protezione civile Rudolf Pollinger, la direttrice tecnico-assistenziale dell’Azienda sanitaria Marianne Siller e il sindaco di Laives Christian Bianchi.

Nel corso della conferenza stampa, tra le altre cose, è stato illustrato quale sia il livello di attendibilità dei test antigenici. In Alto Adige ne vengono usati di due tipi. Il test della ditta Relab «STANDARD Q COVID-19 Ag Test» ha un indice di sensibilità - cioè la capacità di identificare correttamente i soggetti positivi al Sars-CoV2 - del 96,52%, e un indice di specificità - e cioè la capacità di identificare correttamente i soggetti negativi al test - del 99,68%. Il test della ditta Abott «Panbio COVID-19 Ag test» ha un indice di sensibilità del 93,3% e un indice di specificità del 99,4%, si legge in una nota della Provincia.

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