Lo strano caso Alto Adige: per il governo è "giallo" ma per Kompatscher "rosso"

In molti si sono chiesti ieri sera, come mai l’Alto Adige, che era stato dichiarato “zona rossa” dal governatore Kompatscher, sia per il governo e il DPCM “zona gialla” come il Trentino.

«Quello che crea tanta confusione in Alto Adige è che si continua a guardare al DPCM e alle misure statali. Questo va evitato, noi abbiamo la nostra autonomia, ci muoviamo con le nostre ordinanze e posso garantire che usiamo la stessa base scientifica che sta usando lo Stato e anche la stessa logica» ha detto il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher in una intervista.

"Valutazioni del governo già superate, il contagio è molto maggiore".  “La valutazione del ministero alla salute si base sui dati del 25 ottobre. In Alto Adige purtroppo nel frattempo abbiamo registrato un massiccio aumento dei casi”.

Il governatore Arno Kompatscher spiega così  che secondo l’ultimo Dpcm l’Alto Adige è zona gialla, mentre secondo i provvedimenti locali la città di Bolzano e numerosi altri comuni focolai sono zona rossa. “Non serve a nulla rincorrere la pandemia, ma servono provvedimenti drastici e immediati per spezzare l’onda, per poi poter ripartire il prima possibile”.

“Secondo Roma - prosegue il presidente della Provincia - apparteniamo alla zona gialla, come il Trentino, ma, avendo meno abitanti, abbiamo il triplo dei pazienti in terapia intensiva e il doppio dei ricoveri negli ospedali e in media il doppio delle nuove infezioni”.

“Per questo motivo - spiega Kompatscher - abbiamo applicato delle misure che il Dpcm prevede per il prossimo livello. Come ribadisce, “l’applicazione di misure più severe a livello locale è esplicitamente previsto dal Dpcm se la situazione epidemiologica lo impone”.
Per quanto riguarda le scuole e gli asili - conclude Kompatscher - “sfruttiamo le ferie d’autunno in corso per valutare la possibilità di didattica in presenza anche nelle zone rosse. Una decisione sarà presa oggi in una seduta straordinaria della giunta provinciale per avere regole chiare da lunedì prossimo”.

Il presidente della Provincia autonoma ha infatti firmato l’ordinanza numero 64, che riguarda tutti i Comuni dove l’andamento dei contagi da Covid-19 rende necessaria l’adozione di misure più stringenti rispetto a quelle valide sul resto del territorio provinciale, entrate in vigore a partire da oggi (4 novembre).

In totale, i comuni interessati dal provvedimento sono 23: a quelli già oggetto di singole ordinanze (revocate e sostituite con la numero 64), ovvero Laives, Sarentino, Campo di Trens, Racines, Malles, Sluderno, Gargazzone, Rasun-Anterselva, Glorenza, Tubre, e Val di Vizze, si aggiungono adesso Bolzano, Egna, Bronzolo, Vipiteno, Nalles, Vadena, Nova Levante, Ponte Gardena, Meltina, Braies, Velturno e Villabassa. L’ordinanza entrerà in vigore a partire da giovedì 5 novembre e sarà valida sino al 14 novembre.

Spiegazione: perché l’Alto Adige per il governo è zona gialla e per la provincia è rossa? Perché nel recepire il DPCM derl governo le Regioni (o Province autonome) non possono attenuarne le misure, ma possono approvarne di più stringenti: è loro facoltà. E Kompatscher l’ha fatto. Mentre Fugatti insiste ancora a chidere una deroga per tenere aperte le scuole superiori.

In sostanza, Kompatscher è l'unico governatore d'Italia ad aver inasprito le misure del decreto nazionale. Ed è l'unico che - invece di minimizzare la situaziuone - corregge il governo spiegando che la situazione sul campo è peggiore di quello che gli equilibrismi politici di Roma prospettano. E. come dice lui, "l'autonomia è questo".

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