Quattro infetti e nove sospetti l'Alto Adige si spaventa e chiude le scuole in tre valli

Quattro test positivi e nove casi sospetti: cresce il numero di turisti stranieri tornati a casa con il Coronavirus da un soggiorno in Alto Adige. Per questo motivo la Provincia di Bolzano ha disposto la chiusura di alcune scuole in Alta Pusteria, Val Gardena e Val Badia, come una serie di altri provvedimenti per manifestazioni, impianti di risalita, ristoranti e bar. Lo ha comunicato in conferenza stampa il governatore Arno Kompatscher, sottolineando che si tratta di «misure precauzionali». Kompatscher ha invitato la popolazione a portare pazienza per i disagi, ma - ha sottolineato «si tratta di un atto di solidarietà per i gruppi di persone a rischio».

Kompatscher ha riferito che sono in corso tutti i controlli di persone che sono state in contatto con questi turisti. Per i quattro casi confermati si tratta di tedeschi, mentre i nove casi sospetti sono residenti in Germania, Francia e Inghilterra. Tre turisti «positivi» hanno soggiornato in Val Gardena e uno a Monguelfo. In alcuni casi - ha spiegato il governatore - sono stati i pazienti stessi ad informare gli affitta camere che a loro volta hanno avvertito gli enti locali. Kompatscher ha perciò auspicato che il flusso di informazioni a livello istituzionale tra i vari Paesi venga consolidato. Non è, inoltre, chiaro se i contagi siano avvenuti all’interno della comitiva oppure in loco.

La giunta provinciale di Bolzano ha inoltre fatto il punto per quanto riguarda la diffusione del Coronavirus Covid-19. Dal 25 febbraio al numero verde dedicato sono arrivate quasi 3.000 telefonate. Tra le varie misure attuate finora vi è l’allestimento del centro per la quarantena a Colle Isarco. Per quanto riguarda questa struttura il presidente della Provincia di Bolzano ha sottolineato che si tratta di un centro di quarantena per chi non può soggiornare a casa propria, come per esempio turisti.

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