I "writers" fanno "train surfing": a Bolzano attaccati al treno che va fanno graffiti e si filmano col drone

I minorenni scatenati in Alto Adige: pochi giorni fa, la denuncia (con video) relativa a orde di giovanissimi che il sabato sera arrivano in treno a Bressanone, provenienti da Vipiteno e da altri centri della Pusteria, con borse di bottiglie di superalcolici, già alticci, e che direttamente attraversano i binari per non fare il sottopasso.

Ora invece l’allarme per il “train surfing”, ovvero bande di ragazzi che si aggrappano ai treni in corsa e si fanno trasportare. Si tratterebbe di una gang di “writers”, cioè giovani dediti a fare i graffiti con le bombolette spray sui treni in sosta nelle stazioni di notte.

La Polizia Ferroviaria di Bolzano ha reso noti gli episodi, dopo aver aperto un’inchiesta su un video pubblicato (nell'ottobre scorso, ma è stato notato solo ora) su Instagram e che mostra due giovani writer che viaggiano aggrappandosi all’ultima carrozza di un convoglio da Bolzano a Merano sulla ferrovia della Venosta. E per riprendersi meglio, hanno usato un piccolo drone che li mostra attaccati al treno.

I due, con felpa, cappuccio e telecamere sulla testa, oltre che con il drone, riescono a “graffittare” il treno in corsa, per poi saltare giù quando il convoglio rallenta.

Questi giovani mascherati si firmano con lo pseudonimo «free.kids» (”ragazzi liberi”) e nel loro account pubblicano anche altri video di “imprese spericolate”: sempre sul profilo free.kidz hanno realizzato video in cui si arrampicano su gru dei cantieri edili di Bolzano o su antenne di ripetitori telefonici.

Contattati via social da Rai Südtirol, i due altoatesini raccontano di essere stati assistiti lungo la linea ferroviaria Bolzano-Merano da amici che facevano le riprese, anche con un drone. Giustificano il loro gesto come forma di «ribellione» e di «fuga dalla realtà». «Siamo tutti prigionieri della società.
Invece di uscire ogni fine settimana oppure prendere droghe, cerchiamo il brivido con il train surfing», affermano. Con l’impresa i due, oltre alla vita, rischiano una denuncia e una multa salta.

IL LORO VIDEO SU ISTAGRAM che ha fatto scattare l'inchiesta

https://www.instagram.com/p/B4P5acSCbm0/?utm_source=ig_web_copy_link

 

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