Bolzano, allevatori in piazza «No alla presenza dei lupi Attaccano i nostri animali»

A Bolzano un gruppo di allevatori è sceso in piazza con i trattori per dire no al ritorno del lupo.

Il predatore, estinto per mano dell’uomo oltre un secolo fa in Alto Adige, da alcuni anni ha fatto ritorno.

Gli attacchi alle greggi causano aspre polemiche da parte degli allevatori.

«Gli animalisti - ha detto un manifestante in piazza Magnago davanti al palazzo della Provincia - difendono il lupo ma non perdono una parola sulle sofferenze delle pecore e dei cavalli agonizzanti per ore e ore prima di morire».

Un altro allevatore ha sottolineato che «in Alto Adige le malghe sono ancora attive ed è tecnicamente impossibile proteggere le greggi».

Alcune centinaia di contadini sono arrivati in piazza Magnago a piedi con dei campanacci e striscioni contro la presenza del lupo in Alto Adige.

I trattori, in tutto un’ottantina, sono stati fermati in via Garibaldi e in altre zone della città per evitare disagi alla viabilità che non sono comunque mancati.

Non sono mancate le emozioni durante la manifestazione antilupo. «Se vedo queste immagini devo piangere», ha detto un allevatore della Val Sarentino indicando una grande foto di alcune pecore sbranate.

«Non c’è spazio per il lupo in Alto Adige - ha aggiunto - e sono disposto ad andare in carcere per dieci anni pur di difendere il gregge».

Il presidente dell’associazione degli agricoltori Bauernbund Leo Tiefenthaler, ha sottolineato che «la situazione dell’Alto Adige, con oltre 1.200 malghe attive e il turismo in montagna, non può essere paragonata con altre zone alpine, colpite da decenni dallo spopolamento.

Sarebbe perciò giusto che ogni regione possa decidere in merito al lupo in base alla propria realtà».

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