Il colpo

Furto milionario di gioielli sull’A22: scagionati i ladri, accordo (riservato) con la vittima

Un commerciante tedesco era stato derubato di monili e pietre preziose: pedinato mentre tornava da una fiera del settore in nord Italia. In quattro nei guai: rischiavano fino a 10 anni. Il gup di Bolzano ha decretato il non luogo a procedere

BOLZANO. Erano accusati di aver messo a segno un colpo milionario ma sono stati tutti prosciolti per remissione di querela. Avevano rubato dei gioielli dal valore di 4 milioni e 600 mila euro e rischiavano una condanna dai 3 ai 10 anni per furto aggravato in concorso. Oggi (23 maggio) il gup di Bolzano ha però decretato il non luogo a procedere.

Nei guai erano finiti un uomo di 41 anni, difeso dagli avvocati Nicola Nettis e Antonio Cristallo, e altri tre suoi complici, tutti residenti in Lombardia. Prima dell'udienza, la difesa e la parte offesa avevano trovato un accordo, il cui contenuto viene mantenuto riservato, che ha portato alla remissione di querela da parte della vittima. Venendo a cadere le aggravanti (come quella del danno ingente) che avrebbero reso il reato procedibile d'ufficio, il giudice ha dovuto emettere sentenza di non luogo a procedere.

L'episodio risale al 2023. Nell'area di servizio Isarco est dell'autostrada del Brennero, a Ponte Gardena, un rappresentante di gioielli tedesco, di rientro da una fiera del settore nel vicentino, si era fermato per una sosta. E lì erano entrati in azione i ladri: uno di loro, con un coltello, aveva tagliato uno pneumatico del suv del commerciante, costringendolo a fermarsi poco dopo, presso un'officina di Chiusa. A quel punto i ladri avevano prelevato il prezioso carico dall'auto parcheggiata davanti all'officina ed erano fuggiti.

La refurtiva era composta da due pietre preziose: una rubellite del valore di 3,5 milioni di euro e una tormalina paraiba da oltre un milione di euro. Durante le indagini i quattro ladri erano stati poi identificati grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Il quarantenne era stato arrestato e i tre complici denunciati. 

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