La sindaca Zeller: "Indosserò la fascia con il massimo rispetto. Ma oggi sono stata provocata"
La neoeletta Svp dopo l'episodio alla cerimonia con il predecessore Dal Medico: "La mia reazione non era un gesto di disprezzo verso i simboli della Repubblica. Oggi l'insistenza nel volermi far indossare anche la fascia tricolore è stata percepita da me come un gesto provocatorio. In Alto Adige, il distintivo ufficiale previsto per i sindaci è il medaglione con lo stemma della città"
IL CASO Merano, la neosindaca Zeller si toglie la fascia tricolore: critiche e polemiche
BOLZANO - "La mia reazione nel rimuovere la fascia tricolore subito dopo che mi era stata posta sulle spalle non deve in alcun modo essere interpretata come un gesto di disprezzo verso i simboli della Repubblica o verso il tricolore stesso. Indosserò la fascia con il massimo rispetto in tutte le circostanze previste dal protocollo istituzionale, come sempre fatto anche dai miei predecessori di lingua tedesca".
Lo precisa la neosindaca di Merano, Katharina Zeller (Svp), dopo le polemiche seguite a quanto accaduto durante l'insediamento odierno, con il primo cittadino uscente Dario Dal Medico che le passava fascia tricolore e chiave.
"Vorrei inoltre sottolineare - prosegue - che in Alto Adige, per consuetudine, il distintivo ufficiale previsto per i sindaci è il medaglione con lo stemma della città. In questo contesto, l'insistenza dell'avvocato Dal Medico nel volermi far indossare anche la fascia - in modo forzato e fuori dalle pratiche locali - è stata percepita da me come un gesto provocatorio e un chiaro segnale di sgarbo istituzionale.
In un momento già carico di tensione, ho vissuto quel gesto come una sfida personale. La mia reazione è stata istintiva, umana, e in nessun modo politica o simbolica contro il tricolore.
Mi dispiace constatare che si stia cercando di strumentalizzare questo episodio per deviare l'attenzione dalla vera notizia: la netta e storica vittoria al ballottaggio, con uno scarto di 1.880 voti".
Secondo Zeller, "questo tentativo di sollevare una polemica infondata punta solo a sminuire l'importanza di un cambiamento politico maturo, costruito su un reale dialogo tra i gruppi linguistici, che ho sempre promosso e continuerò a promuovere con responsabilità. Sono già al lavoro, con pieno impegno e senso delle istituzioni, per servire tutti i cittadini e tutte le cittadine della nostra comunità, nel massimo rispetto dei valori repubblicani e dei simboli che ci uniscono".
"Se il mio gesto ha urtato la sensibilità di qualcuno, me ne scuso sinceramente. Non era assolutamente mia intenzione, e sono certa che il mio impegno quotidiano, le mie azioni e il rispetto verso tutte le istituzioni sapranno chiarire, nei fatti, la mia piena adesione ai principi della nostra Repubblica", conclude la sindaca.
Fra le reazioni seguite all'episodio, anche quella di Marco Galateo (Fdi), vicepresidente della Provincia di Bolzano, arrivata comunque prima della precisazione da parte della neoeletta: "È con profonda indignazione e ferma condanna che assistiamo all'inaccettabile rifiuto del neo sindaco di Merano Katharina Zeller di indossare la fascia tricolore, simbolo distintivo del suo ruolo di rappresentante dello Stato italiano e di ufficiale di governo.
Questo gesto è una chiara e inequivocabile manifestazione di disprezzo verso le istituzioni della Repubblica Italiana e, in particolare, verso la comunità di lingua italiana che in qualità di sindaco è chiamata a servire e rappresentare.
La fascia tricolore - prosegue Galateo - non è un mero accessorio, ma incarna i valori fondanti della nostra nazione: l'unità, l'indivisibilità e la sovranità popolare sancite dalla Costituzione Italiana. L'espressa volontà di non utilizzarla da parte del primo cittadino costituisce una grave mancanza di rispetto per la storia, la cultura e l'identità italiana, soprattutto in un contesto delicato come quello della nostra provincia autonoma".
Secondo Galateo, "il rifiuto espresso tradisce una scelta politica ben precisa. È una mancanza di rispetto verso la comunità italiana, sebbene le normative vigenti a livello provinciale e regionale equiparino l'uso della fascia tricolore al collare da parte dei sindaci durante le cerimonie e le occasioni ufficiali".
"Chiediamo con forza al neo sindaco di rivedere questo atteggiamento irrispettoso e di adempiere con dignità e senso di responsabilità al ruolo che le è stato conferito. La fascia tricolore non è un optional, ma un dovere, un segno di rispetto verso tutti i cittadini e il suo infastidito rifiuto getta un'ombra inquietante sulla sua capacità di rappresentare adeguatamente l'intera comunità di Merano, minando la coesione sociale e il rispetto reciproco che dovrebbero essere alla base di ogni convivenza civile", conclude Galateo.