Alto Adige / Il lutto

Si è spento a soli 46 anni il giornalista Michele Bolognini, da due anni lottava contro il cancro

Era vicecaporedattore dell'ufficio stampa della Provincia e il pubblico dell'hockey su ghiaccio lo ricorda come telecronista di Video Bolzano 33 durante le seguitissime partite del team locale

BOLZANO. È morto questa mattina in una clinica di Monaco di Baviera Michele Bolognini, vicecaporedattore dell'ufficio stampa della Provincia autonoma di Bolzano.

Aveva 46 anni e lascia la moglie Daniela e i figli Simon e Nicolò.

Da tempo il giornalista era una figura chiave della comunicazione di palazzo Widmann.

In questi anni non ha comunque mai abbandonato la sua grande passione per il hockey su ghiaccio, ereditata da suo padre Giancarlo Bolognini, scomparso nel 2019.

Michele Bolognini è stato infatti la 'voce' di Video Bolzano 33 durante innumerevoli partite dell'Hc Bolzano.

In una recente intervista al quotidiano Alto Adige raccontò della lotta contro il male che da ormai due anni lo perseguiva.

"È qualcosa che hai dentro di te, non sai se andrà via ma lotti ogni singolo giorno per tenerlo il più possibile ai margini della tua vita", disse.

"Per combattere quest'ospite indesiderato - aggiunse - bisogna essere forti anche mentalmente. Diciamo che ho cambiato punto di osservazione e... navigo a vista".

"La morte di Michele Bolognini lascia attoniti i colleghi e le colleghe per la giovane età e per la repentina scomparsa", scrivono in una nota congiunta Lissi Mair, presidente del Consiglio dell'Ordine dei giornalisti, Giuseppe Di Cesare, presidente del Consiglio di disciplina dell'Ordine, Alberto Folgheraiter, già presidente del Consiglio di disciplina dell'Ordine.

"Lo abbiamo avuto - prosegue la nota - come compagno di viaggio nel Consiglio di disciplina dell'Ordine regionale.

Partecipe e attento, finché ha potuto prima che il male ne aggredisse la forte fibra.

Impegnato nella vigile attenzione al rispetto della deontologia professionale da parte di tutti i colleghi e tutte le colleghe.

Misurato nel giudizio, magnanimo con chi, per disattenzione o per errore, era convocato davanti al collegio di disciplina. Michele Bolognini è stato una bella persona prima che un professionista preparato e stimato. Ci stringiamo commossi alla Sua famiglia con la quale condividiamo il dolore".

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