Alto Adige / Il caso

Il commercialista accoltellato a Laives: convalidato l'arresto dell'infermiere

L'uomo accusato di tentato omicidio avrebbe litigato con la vittima, il fatto è avvenuto dopo una denuncia a carico di entrambi, da parte dei carabinieri, per l'utilizzo nei test covid di kit ritenuti irregolari

BOLZANO. Il giudice per le indagini preliminari di Bolzano ha convalidato oggi l'arresto dell'infermiere Alessandro Casciaro, accusato di tentato omicidio, e disposto la custodia cautelare in carcere.

Casciaro, difeso dall'avvocata bolzanina Christine Mussner, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

L'uomo, di 47 anni originario della provincia di Lecce, nella notte tra mercoledì e giovedì avrebbe accoltellato durante una lite il commercialista di Laives Walter Pisetta, di 66 anni, che si trova ora ricoverato in prognosi riservata all'ospedale San Maurizio.

Secondo gli inquirenti all'origine dell'aggressione ci sarebbe un movente economico.

Casciaro, di recente, ha infatti lavorato per un breve periodo per conto di Pisetta, effettuando i tamponi covid presso un salone di bellezza gestito dal commercialista in centro a Bolzano: a fine novembre i carabinieri, durante un controllo, avevano però trovato e sequestrato, nel salone, quasi mille kit per effettuare i tamponi, kit considerati irregolari in quanto non omologati.

Erano anche scattate le denunce.

Pisetta e Casciaro avrebbero litigato, rimpallandosi la responsabilità dei tamponi irregolari e interrompendo il loro rapporto di lavoro.

Casciaro aveva lamentato il mancato pagamento del compenso per il suo lavoro svolto fino a quel momento presso il centro tamponi.

Mercoledì sera, così la ricostruzione degli inquirenti, l'infermiere pugliese, aveva aspettato Pisetta sotto la casa di quest'ultimo e lo aveva poi aggredito, accoltellandolo.

La scena è stata in parte ripresa dalle telecamere di sorveglianza della casa di Pisetta: il filmato è stato acquisito agli atti.

Casciaro era stato già denunciato in passato per altri reati.

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