Tir, nuovi divieti al Brennero La rabbia degli industriali

di Nicola Marchesoni

Asse del Brennero, l’Austria non cede. Da mercoledì sarà  esteso il numero di tipologie di merci che non potranno essere trasportate su strada. Per farle transitare dal confine italiano in poi bisognerà utilizzare la Rola (trasporto di camion su rotaia, ndr) delle ferrovie austriache con la modalità del trasporto combinato accompagnato.
L’irritazione dell’Italia e della Germania per le scelte di Vienna è alle stelle. Nella giornata di oggi alcuni rappresentati dei due governi si incontreranno a Roma per studiare una strategia comune da mettere in atto contro l’Austria.

«È evidente - attacca Claudio Comini dell’Associazione artigiani di Trento - che alla base di tutto il problema dei blocchi sull’asse del Brennero ci sono delle motivazioni politiche. Non ambientali. Ci vuole una presa forte dell’Europa». E aggiunge: «Il divieto alla circolazione su strada di nuove merci, tra cui la ceramica e i prodotti edili, provocherà gravi danni alla nostra economia. La soluzione del trasporto su rotaia proposta dai nostri vicini in questo momento non va bene». Comini invita Fugatti e Kompatscher a proseguire il loro pressing contro l’Austria: «Vediamo cosa uscirà dal confronto di Roma in programma domani (oggi, ndr). Speriamo che ci sia una presa di posizione dura. C’è in ballo il futuro di tante aziende italiane». L’esponente dell’Associazione Artigiani è esasperato: «Non se ne può più. Se l’Austria continuerà a portare avanti la linea dei divieti ai tir, noi dovremo mettere in atto le loro stesse regole in territorio italiano».

Come lui la pensa Thomas Baumgartner, presidente dell’Associazione di Confindustria che rappresenta le imprese di autotrasporto merci e logistica che operano in Italia e in Europa (Anita). «L’Austria - queste le sue parole - ha puntato ormai ad un inasprimento del divieto settoriale in Tirolo che avrà forti riflessi negativi sull’interscambio delle merci con origine/destino in Italia». Lancia una proposta: «Chiediamo che nell’immediato e come possibile alternativa ad un danno economico che è certo, i veicoli Euro 6 immatricolati dopo il 31 agosto 2018, i veicoli Gnl, quelli elettrici e gli H2 siano esonerati sia dal divieto settoriale ma anche dal divieto notturno e possano transitare di notte senza corrispondere l’oneroso pedaggio notturno sul tratto Innsbruck-Brennero e siano esentati anche da tutti i divieti, come quelli del sabato mattina. Ciò consentirebbe di diluire il traffico stradale sull’arco delle 24 ore».

Baumgartner invoca provvedimenti forti nei confronti degli austriaci in caso di mancanza di aperture da parte di Vienna: «A quel punto Italia e Germania non potranno fare altro che puntare su una procedura di infrazione, mediante il deferimento dell’Austria alla Corte di Giustizia europea, con richiesta di sospensiva dei provvedimenti di limitazione al transito stradale».

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