Truffa dei blindati: in 5 a giudizio Esercito, il "giallo" dei suicidi Un colonnello si era ucciso a Bolzano

Il gip del tribunale militare di Roma ha rinviato a giudizio cinque ufficiali coinvolti nella presunta truffa riguardante la blindatura - più leggera (e quindi meno costosa) di quella pattuita - dei veicoli civili destinati ai militari di vertice e alle personalità in visita al contingente italiano in Afghanistan.

Un sesto imputato, un colonnello originario di Foggia, è morto due settimane fa: il suo corpo è stato trovato senza vita, impiccato, in un ufficio del Comando Truppe alpine di Bolzano, dove prestava servizio. L'ipotesi degli inquirenti è che si sia suicidato. Il processo è stato fissato per il 12 giugno.

L'inchiesta prese le mosse da un'altra morte: quella del capitano Marco Callegaro, 37 anni, originario della provincia di Rovigo ma residente a Bologna. Nella notte tra il 24 e il 25 luglio 2010 venne trovato morto nel suo ufficio all'aeroporto di Kabul, ucciso da un colpo di pistola. Anche questo fatto è stato archiviato come suicidio, ma i familiari e gli amici non ci credono. E chiedono che si faccia "chiarezza".

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