Il caso della coppia scomparsa: macchie ematiche e acqua ossigenata nell'auto del figlio, che però chiede di proseguire le ricerche

Il caso della misteriosa scomparsa di Peter Neumair e Laura Perselli, i due bolzanini di 63 di 68 anni, vede ancora i Ris in primo piano. Dopo aver analizzato per ben sette ore l’auto della coppia, oggi con la stessa meticolosità è toccato all’appartamento, nel quale i due insegnanti in pensione vivevano con il figlio Benno che per il momento resta l’unico indagato.

Sarà analizzata dai Ris una piccola traccia ematica, trovata ieri durante l’ispezione della Volvo, all’interno della portiera del conducente, come anche alcune gocce di sangue rinvenute durante le ricerche a tappeto sul ponte sull’Adige a Vadena. In entrambi i casi dovrà essere stabilito se si tratta del dna di uno dei coniugi scomparsi.

L’insegnante 30enne, indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere e tuttora a piede libero, aveva passato la notte da un amica in Bassa Atesina, a poca distanza da Vadena. «Benno è in grande preoccupazione per la scomparsa dei suoi genitori. Spera che siano ritrovati presto e non ha nessuna preoccupazione in merito all’inchiesta perché non ha nulla da nascondere». Lo ha detto il suo legale, l’avvocato Angelo Polo.

«Benno è convinto - ha aggiunto - che l’indagine escluderà un suo coinvolgimento. In una fase così delicata dell’inchiesta il segreto istruttorio è una garanzia non solo per l’indagine ma anche per l’indagato».

Il legale non ha infatti voluto commentare il ritrovamento di macchie ematiche. No comment anche per quanto riguarda la presunta presenza di una bottiglia di acqua ossigenata nella vettura, come anche per quanto riguarda l’intenzione che il giovane avesse voluto lavare la macchina dopo la scomparsa dei genitori. «Benno - ha ribadito Polo - chiede che oltre a questa indagine doverosa proseguano anche le ricerche dei suoi genitori». Il legale ha detto che il suo assistito è «provato come lo saremo tutti in una situazione di questo tipo».

Resta un mistero dove siano finiti Peter e Laura. L’Adige, che tra l’altro in questi giorni porta poca acqua, è stato setacciato più volte, anche con mezzi sofisticati. Che un corpo non possa affiorare è possibile, con due corpi è invece assai improbabile, anche perché a valle si trova la diga di Mori.

 IL VIDEO DELL'AVVOCATO DI BENNO

 

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