Emergenza neve in Alto Adige, strade e ferrovie chiuse

In Alto Adige traffico ferroviario interrotto pressoché ovunque, frane, allagamenti, molte strade chiuse. Questi gli effetti dell'emergenza neve. La protezione civile è all'opera su tutto il territorio. Il Brennero resta off limits.   

Emergenza neve e maltempo in Alto Adige, 5 e 6 dicembre 2020

Disagi su tutto il territorio, ma danni tutto sommato limitati. Questo il bilancio provvisorio dell'emergenza neve in Alto Adige, alla luce di quanto accaduto entro il primo pomeriggio di oggi (domenica 6 dicembre). La Protezione civile, al termine della riunione della commissione di valutazione presso il Centro funzionale provinciale coordinato da Willigis Gallmetzer, conferma il livello di pre-allarme Bravo, e fa appello alla popolazione a ridurre al minimo indispensabile gli spostamenti e ad evitare di sostare all'aperto per il rischio di smottamenti, caduta di rami o alberi e slavine. Per motivi di sicurezza, nella giornata di domani (lunedì 7 dicembre), in alcune zone dell'Alto Adige tra cui San Pancrazio, Ultimo, Martello, San Martino in Passiria e Sarentino, rimarranno chiusi asili e scuole.

Viabilità, riunito il Comitato operativo

Poco dopo mezzogiorno la situazione relativa al traffico è stata analizzata dal Comitato operativo viabilità (Cov), del quale fanno parte il Commissario del governo, Vito Cusumano, i vertici della società A22, rappresentanti di Polizia stradale e Questura di Bolzano, nonchè il comandante del Corpo permanente dei Vigili del fuoco, Florian Alber, il direttore del Servizio strade, Philipp Sicher, e il vice-direttore dell'Agenzia per la protezione civile, Günther Walcher. La corsia nord dell'autostrada del Brennero è ancora chiusa da Vipiteno in poi, mentre la corsia sud è stata riaperta al traffico. La situazione, sulla base delle valutazioni della commissione valanghe, verrà nuovamente analizzata dal Cov nel corso di una riunione in programma a metà pomeriggio. Continuano ad essere inagibili quasi ovunque, inoltre, le linee ferroviarie: da quella del Brennero alla Merano-Bolzano, dalla linea della Val Pusteria a quella della Val Venosta. Per quanto riguarda la rete stradale, il coordinatore della Centrale viabilitàMarkus Rauch, ha annunciato la riapertura al traffico di diverse strade, fra cui la statale della Val Pusteria e la statale della Val Gardena. Ancora irraggiungibili, invece, la Val d'Ultimo e la zona di Proves. 

Monitoraggio della zona del Virgolo e del Colle

Questa mattina, nei pressi della stazione a valle della funivia del Colle, si è verificato uno smottamento che ha completamente allagato l'adiacente parcheggio. L'intervento del Corpo permanente dei Vigili del fuoco, assieme ai Vigili del fuoco volontari di Bolzano, ha consentito non solo di liberare la zona da acqua e materiale franoso, ma anche di evitare che venisse danneggiata la conduttura principale che rifornisce la città capoluogo di gas metano. Tutta la zona del Virgolo, compresa l'area dalla quale si è staccata la frana che ha interrotto la linea ferroviaria del Brennero, è costantemente monitorata dai tecnici dell'Ufficio provinciale geologia e prove materiale, nonchè dai tecnici del Comune di Bolzano. Con l'aiuto del Soccorso alpino, nelle scorse ore, l'area è stata supervisionata grazie all'utilizzo di un drone. Tra le numerose frane segnalate in tutto il territorio altoatesino, da sottolineare quella di Naturno che ha lambito un maso, costringendo le persone che vi abitavano ad essere evacuate.

In 10.000 senza corrente, elevato il rischio di valanghe

Proseguono anche i problemi legati alla fornitura di energia elettrica: attualmente sono circa 10.000, in tutto l'Alto Adige, le utenze prive di corrente. Per quanto riguarda le valanghe, il rischio è marcato di grado quattro su una scala di cinque in tutto il territorio, e in alcune zone di montagna il livello di pericolo è stato addirittura portato al grado cinque, il più alto. Secondo le previsioni meteo, nel corso del pomeriggio le precipitazioni riprenderanno ad essere molto intense, con il livello della neve che si abbasserà di quota sino ai fondovalle. Le situazioni più critiche si registreranno nella parte orientale dell'Alto Adige, in maniera particolare in Val Badia e a Sesto Pusteria, dove sono attesi tra i 60 e gli 80 cm. di neve. Nel corso delle ore notturne le precipitazioni tenderanno ad attenuarsi, per la giornata di lunedì 7 dicembre sono previste condizioni di tempo perturbato, ma senza le criticità delle ultime ore.

In alta montagna oltre un metro di neve fresca

Per quanto riguarda le precipitazioni, ecco alcuni dei dati raccolti dalle stazioni meteorologiche sparse su tutto il territorio provinciale. Al Lago Verde, in Val d'Ultimo, a quota 2.500 metri, il manto nevoso ha raggiunto quota 2 metri, di cui 105 cm. di neve fresca depositatasi nelle ultime 24 ore. Sempre in Val d'Ultimo, a Fontana Bianca (1.890 metri di altitudine), la neve fresca si attesta ai 95 cm., per un totale di 1,65 m. di neve. Valori simili, e molto elevati, anche a Casere, in Valle Aurina (1.590 metri di quota) con 74 cm. di neve fresca su un totale di 1 metro, e a Pennes in Val Sarentino (1.487 metri di altitudine) con 62 cm. di neve fresca nelle ultime 24 ore su un totale di 97 cm. 

Viabilitàtraffico.provincia.bz.it

Meteometeo.provincia.bz.it

Trasportiwww.mobilitaaltoadige.info

Protezione civilewww.provincia.bz.it/protezione-civile


 

Il numero unico di emergenza 112, nel corso della notte compresa fra il 5 e il 6 dicembre ha ricevuto ben 547 chiamate. Basta questo numero a rendere l'idea della situazione provocata in Alto Adige dall'emergenza neve. Il punto della situazione è stato fatto questa mattina alle ore 8.30 nella prima riunione presso il Centro funzionale provinciale insediato presso il Corpo permanente dei Vigili del fuoco di viale Druso, a Bolzano. Tra gli interventi più importanti spicca quello in corso nel capoluogo, dove vi è stata una frana nei pressi di viale Trento che ha mandato in tilt il traffico ferroviario, e a Merano, dove dodici persone sono state evacuate a causa di un allagamento. L'appello della Protezione civile è quello di non mettersi in viaggio se non per motivi di strettissima necessità.     

Dalle 7 di questa mattina, circa 1.400 Vigili del fuoco volontari, in rappresentanza di 79 compagnie, sono operativi su tutto il territorio, dove sono in corso circa 150 interventi. Il comandante del Corpo permanente dei Vigili del fuoco, Florian Alber, che coordina le operazioni, sottolinea le situazioni critiche verificatesi presso la funivia del Colle, dove si è verificato uno smottamento, e a Santa Valpurga in Val d'Ultimo, dove un maso è stato sfiorato da una valanga. Non si registrano vittime o feriti, sul posto mezzi spazzaneve e frese per riportare la situazione sotto controllo.     

Il traffico ferroviario è quasi completamente interrotto su tutto il territorio provinciale. La linea ferroviaria del Brennero è off limits tra Bolzano e il confine di Stato a causa di numerose frane, mentre lo smottamento avvenuto nei pressi della stazione del capoluogo rende inagibile il tratto della linea Bolzano-Merano sino a Ponte Adige. Chiusa anche la linea ferroviaria della Val Venosta, che però potrebbe essere riattivata nel corso del pomeriggio, mentre per motivi di sicurezza rimarrà chiusa presumibilmente tutto il giorno la linea ferroviaria della Val Pusteria.     

Situazione difficile anche per quanto riguarda il traffico stradale, con il direttore del Servizio strade Philipp Sicher che conferma i problemi su tutta la rete della viabilità a causa di frane, smottamenti e cadute di alberi. Da ieri sera l'autostrada del Brennero è chiusa tra Vipiteno e il Confine di Stato, chiusa in entrambi i sensi di marcia anche la strada statale del Brennero (SS12) tra Colle Isarco e il valico di frontiera. Val d'Ultimo e Val Martello risultano al momento quasi completamente irraggiungibili, chiuse anche la strada che porta a Passo Palade (a partire da Tesimo) e la strada statale della Val Pusteria, nei pressi di San Sigismondo, a causa di una frana. La strada statale della Val Sarentino è interrotta in due punti: fra Ponticino e Sarentino, nonché fra Riobianco e Pennes di fuori.    In numerosi parti del territorio altoatesino, inoltre, si segnalano problemi nella fornitura di energia elettrica. Situazione critica, infine, per quanto riguarda il pericolo valanghe. Nella zona di Sesto Pusteria il rischio è stato portato al grado 5, il più alto nella scala, mentre su tutto il resto dell'Alto Adige il pericolo è marcato di grado 4.

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