Un deposito di rifiuti speciali su parte del campo sportivo

Usava una parte del campo sportivo, la cui gestione aveva ottenuto dal Comune, per depositarvi rifiuti speciali. Fino a quando non sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Trento, che hanno condotto una serie di ispezioni e quindi denunciato alla Procura della Repubblica di Bolzano i titolari di una ditta di recupero di rifiuti e il presidente di un’associazione sportiva di Villabassa.

Dagli accertamenti è emerso che il responsabile della società sportiva, in possesso di un regolare contratto con il Comune per la gestione dell’impianto sportivo, aveva poi sottoscritto con i responsabili dell’azienda di recupero un contratto con il quale consentiva il deposito dei rifiuti su  parte del terreno.

I carabinieri nel corso delle verifiche hanno contestato le violazioni ambientali relative alla fraudolenta gestione dei rifiuti speciali, rilevando come l’azienda avesse effettuato il recupero di circa 800 tonnellate di materiali lignei e da demolizioni, imballaggi e rifiuti di natura urbana  -  in difformità con le autorizzazioni rilasciate dall’Agenzia provinciale per l’ambiente della Provincia Autonoma di Bolzano. L’accertamento ha consentito di stabilire come quota parte dei rifiuti individuati fossero stati illecitamente inviati come combustibile ad una centrale di teleriscaldamento del luogo.

Ai titolari dell’azienda dell’Alta Val Pusteria sono state anche contestate - altresì - alcune irregolarità sulla procedure  di  trasferimento dei rifiuti presso impianti austriaci e regolate da normative europee.

Il comune di Villabassa, informato dall’esito degli accertamenti condotti dai carabinieri del Noe, ha emesso nei confronti dei titolari della ditta ordinanza per il ripristino dei luoghi da effettuarsi sulla  parte dell’impianto sportivo illecitamente destinato a deposito rifiuti.

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