Cogo da assessore a novella giornalista

Imbraccia macchina fotografica, taccuino e penna e si presenta alle conferenze stampa come un consumato corrispondente; è addirittura addetta stampa del Comune di Pinzolo  (nella foto, intervista il sindaco William Bonomi) . Benvenuta  Margherita Cogo  nel mondo dell'informazione, reduce da tre legislature in Consiglio provinciale (assessore e vicepresidente) e regionale (presidente). Non si può dire che ai giudicariesi manchino le occasioni per informarsi

di Giuliano Beltrami

cogo.jpgGIUDICARIE - Imbraccia macchina fotografica, taccuino e penna e si presenta alle conferenze stampa come un consumato corrispondente; è addirittura addetta stampa del Comune di Pinzolo  (nella foto, intervista il sindaco William Bonomi) . Benvenuta  Margherita Cogo  nel mondo dell'informazione, reduce da tre legislature in Consiglio provinciale (assessore e vicepresidente) e regionale (presidente). Non si può dire che ai giudicariesi manchino le occasioni per informarsi. Accanto ai quotidiani locali, ai periodici provinciali, alle televisioni e alle radio (tutte fonti di cui godono anche gli altri trentini) c'è il sito Giudicarie.com e il mensile fondato da  Adelino Amistadi  e  Tiziano Salvaterra , Il giornale delle Giudicarie, che ha doppiato la boa dei dieci anni e giunge gratis in tutte le case. Da non dimenticare i vari bollettini più o meno periodici delle Amministrazioni comunali e di qualche associazione particolarmente attiva.
Ora la seduzione dell'informazione ha rapito anche Cogo. L'ex politica ed ora cooperatrice (prima di piazza Dante ha ricoperto il ruolo di sindaco di Tione, mentre ora è presidente della scuola musicale delle Giudicarie) è entrata fra i collaboratori di un altro sito. E poi, come detto, si occupa della comunicazione del Comune di Pinzolo.
È stata avvistata recentemente a Milano per la conferenza stampa di presentazione delle attività dell'Apt di Rendena, ovviamente non dalla parte delle autorità. Cogo entra in una piazza già affollata di concorrenti, dove abbondano i giovani in cerca di una professione e non mancano i «vecchi» che scrivono su più testate, perciò è comprensibile che il suo ingresso abbia creato qualche malumore, sia pure non manifestato pubblicamente, ma brontolato fra gli addetti ai lavori. Questo il ragionamento catturato fra un paio di giovani collaboratori di testate: se lavora gratis rovina un mercato già molto difficile. Infatti la committenza dirà: «Perché devo intrattenere un rapporto con chi vuole soldi, quando trovo chi me lo fa gratis?» Se prende soldi, senza voler fare i conti in tasca a nessuno, potrebbe lasciare spazio a giovani precari, che ne hanno effettivamente un gran bisogno. Insomma, il benvenuto a Margherita Cogo, nuovo e pure un po' ingombrante membro del mondo dei mass media, non è proprio dei più cordiali. 

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