Tesino, per sistemare la strada i tempi si allungano

Fino a quando reggerà la strada? Sono in molti a transitare sull'arteria (l'unica)  che porta in Tesino a porsi l'interrogativo. Ogni giorno una crepa nuova e quelle già esistenti paiono anche più profonde. Per non parlare dell'avvallamento sempre più scosceso, trincerato dagli spartitraffico che sembrano avanzare verso il centro della carreggiata di una manciata di centimetri alla volta. Saranno pure valutazioni dei non addetti ai lavori, ma per capire che lo stato di salute della strada peggiori di giorno in giorno non serve una specializzazione. I rattoppi alla viabilità che porta dall'ultimo lembo della Valsugana fino in Tesino sono iniziati circa undici anni faVideo Erredi

Fino a quando reggerà la strada? Sono in molti a transitare sull'arteria (l'unica)  che porta in Tesino a porsi l'interrogativo. Ogni giorno una crepa nuova e quelle già esistenti paiono anche più profonde.
Per non parlare dell'avvallamento sempre più scosceso, trincerato dagli spartitraffico che sembrano avanzare verso il centro della carreggiata di una manciata di centimetri alla volta. Saranno pure valutazioni dei non addetti ai lavori, ma per capire che lo stato di salute della strada peggiori di giorno in giorno non serve una specializzazione. I rattoppi alla viabilità che porta dall'ultimo lembo della Valsugana fino in Tesino sono iniziati circa undici anni fa.

 

 

Anno più anno meno da quando il progetto della variante, risolutiva per una rete viaria precaria, fu appaltato per la prima volta. Poi la «coerenza ostativa» dell'amministrazione comunale di Bieno, in nome della salvaguardia del territorio, e qualche altro intoppo burocratico misero la super strada in salamoia. Fino all'annuncio dato in sordina dal vice presidente della Comunità di valle  Carlo Ganarin  lo scorso febbraio, prima di approvare il bilancio: il progetto sarà finanziato nella sua quasi totalità solo nel 2017.
«La colpa è anche del territorio», aggiunse poi con  vis polemica  togliendosi un sassolino dalla scarpa. Praticamente tra un secolo. E in tutto questo tempo chissà quanta acqua dovrà passare sotto i ponti. Indiscrezioni vorrebbero che proprio dal dirigente del Dipartimento opere pubbliche della Provincia  Raffaele De Col  venga l'indicazione che la variante del Tesino non vedrà mai la luce. Chiediamo conferma allo stesso De Col che risponde sibillino: «Sono stati stralciati 470 milioni di opere pubbliche. L'opera è in progetto ma toccherà alla giunta verificarne la fattibilità». L'assessore  Mauro Gilmozzi , non più tardi di ieri, ha pronosticato che i finanziamenti anche per la strada del Tesino saranno spalmati fino al 2022. Non resta quindi che attendere il verdetto che potrebbe sembrare quasi scontato per i tempi e per la disponibilità finanziaria della Provincia ridotta ai minimi termini.
Nel frattempo, in località Bettega, i lavori sulla strada subiscono improvvise ed inspiegabili pause. Una certezza è il semaforo che regola pedissequamente il traffico a senso alternato in un punto pericoloso, proprio dietro una curva a gomito.
L'altra certezza è che se la strada dovesse franare per chi viene dal Tesino non rimarrebbe altra via che quella del Murello oppure l'imbocco della stradina interpoderale delle Zunaghe  che porta a Samone e poi ancora sulla strada provinciale del Tesino uscendo da Strigno se fossimo nella Terra di mezzo di Matteo Garrone.
L'ultima certezza è l'indignazione tardiva dei tre sindaci della conca, anzi quattro con il ritrovato Bieno, per una situazione viabilistica da Terzo mondo che decreterà irreversibilmente anche il destino del Tesino.  N. B.

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