Samantha Cristoforetti incontra i trentini, segui la diretta video

Un pubblico di almeno duemila persone in equilibrio sul filo dell'emozione e insieme attento e curioso ai dettagli scientifici. L'ha guidato Samantha Cristoforetti, capitano pilota dell'Aeronautica e astronauta protagonista della seconda missione di lunga durata dell'Asi, nel primo incontro pubblico del Post Flight Tour, che l'ha vista a Trento protagonista nel ruolo di divulgatrice scientifica, tra numerosi applausi, insieme ai colleghi di spedizione Terry Virts della Nasa e Anton Shkaplerov della Roscosmos.

Sorrisi, foto, risposte corali dal pubblico di adulti e bambini, qualche risata. Li ha strappati tutti, uno dietro l'altro ad adulti, ragazzi e bimbi che hanno affollato il parco del Muse, il museo delle scienze di Trento dal tardo pomeriggio, prima data di una serie in Italia. Un racconto, quello della missione Futura, e una risposta dalla gente, che le ha fatto dire subito: "Grazie di questa accoglienza, dell'affetto, del calore e dell'entusiasmo. Sono un po' padrona di casa anche io e sono felice che anche Tony e Anton abbiano sentito l'abbraccio del Trentino e della città di Trento".

Nell'era dei social ciascuno ha in mano uno smartphone per fermare il momento e portarsi a casa un ricordo dell'incontro. Ma i selfie si possono fare anche a 400 chilometri dalla Terra, durante una camminata nello spazio, poeticamente riflessa sul visore del casco da un astronauta che la mano di Tony Virts è riuscita a scattare durante un'uscita dalla stazione Iss. Un'immagine mostrata sui maxi-schermi del Muse in formato gigante, che ha fatto meravigliare i presenti. Altra meraviglia, soprattutto per i più piccoli, vedere delle istantanee di Samantha al lavoro a testa in giù, con un piede sulla parete della capsula.

"Hai la possibilità di fare superman e wonderwoman tutti giorni, perchè puoi fluttuare. Una componente ludica di questa esperienza che ci manca quando torniamo alla pesantezza della terra" ha raccontato Samantha. Altre foto mostrano gli esperimenti, 250 svolti in 200 giorni sull'Iss (la Stazione spaziale internazionale), fatti a bordo nei diversi moduli che compongono la Stazione Internazionale. Le domande dal pubblico, anche quelle fatte attraverso i profili social del Muse, e l'incontro con Aisha, la bambina pakistana di 7 anni che aveva scritto una lettera a Samantha durante i mesi nello spazio, hanno lasciato in silenzio, tra "ponti di pace" e dettagli tecnici sugli esperimenti. Il tempo c'è stato anche per chiedere ai tre astronauti se sia meglio lo spazio o la Terra. Una risposta complicata per chi ha vissuto centinaia di giorni tra le stelle e nello stesso tempo ha guardato ogni giorno la Terra da lassù.

Così Shkaplerov ha citato Gagarin, ricordando la risposta del primo uomo nello spazio, nel suo dire: "Meglio la Terra, ma solo dopo essere volati nello spazio". 

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