Agenzia Usa caldeggia l'obbligo del freno automatico di emergenza

Negli Stati Uniti ogni anno circa 1.700 persone rimangono uccise in incidenti da tamponamento e i feriti sono circa mezzo milione. Numeri di rilievo, che secondo la National Transportation Safety Board - agenzia indipendente del Governo che investiga su tutti gli incidenti in cui sia coinvolto un veicolo a motore - potrebbero diminuire anche dell’80%, qualora tutti i mezzi in circolazione fossero dotati di un sistema di frenata automatica di emergenza.

Questi dati sono contenuti in un documento di 63 pagine che la NTSB ha pubblicato questa settimana, richiamando l’attenzione sui dispositivi AEB (Autonomous Emergency Braking), ritenuti tutti efficaci, partendo da quelli più semplici basati su una telecamera frontale per arrivare a quelli più complessi che utilizzano radar e infrarossi.

L’auspicio della NTSB, che per sua natura non può legiferare, è che i vari legislatori federali facciano di più su questo fronte, tanto che vengono tacciati di «avere compiuto azioni troppo blande o assolutamente insufficienti allo scopo di diffondere questa innovazione».

Ma l’agenzia americana punta anche il dito sulle case automobilistiche, ree di concentrarsi esclusivamente sui prezzi di vendita, tanto che nel 2014 solo quattro modelli sui 684 presenti nel listino americano avevano un sistema AEB di serie fin dall’allestimento base

«Nessuna paga extra per le cinture di sicurezza - ha dichiarato Christopher Hart, Segretario generale della NTSB -  una tecnologia come questa dovrebbe essere trattata allo stesso livello».

Per questo motivo NTSB e NHTSA - la National Highway Traffic Safety Administration che giudica la sicurezza delle auto nuove - lavoreranno in sinergia per inserire nei protocolli di giudizio dei crash test anche la voce sulla frenata automatica di emergenza.

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