Ecco Google I/O, la vetrina delle novità informatiche

Le case «smart» popolate da oggetti sempre più interconnessi, la grande sfida della realtà virtuale e dei dispositivi indossabili, una schiera di servizi online rinnovati e progetti che vanno oltre i Google Glass. Sono alcuni degli argomenti che potrebbero prendere corpo sul palco del Moscone Center di San Francisco, in California, a partire da domani col via alla Google I/O, la due giorni del colosso informatico dedicata agli sviluppatori cui sono attese seimila persone.

È l’evento più importante del colosso californiano, quello in cui viene delineato il futuro delle sue piattaforme software, Android per il mobile e Chrome OS per i pc, di servizi online come YouTube e in cui vengono mostrati in anteprima i progetti più ambiziosi. Il keynote di apertura sarà tenuto da Sundar Pichai, senior vice-president of products di Google, in pratica colui che guida il team di Android.

Non c’è dubbio che una parte consistente di novità riguarderà proprio la piattaforma del «robottino verde» di Android, il sistema operativo per piattaforme mobili che porta la firma di Google, in tutte le sue declinazioni. Dalla sua versione per i dispositivi indossabili, e quindi parliamo di Android Wear, rivolto soprattutto agli smartwatch. Se arrivasse una versione di Android Wear per iOS, il sistema operativo di Apple, la competizione si farebbe molto aggressiva.

Pare poi che ci sarà spazio per una versione di Android ad hoc per «l’Internet delle Cose», nome in codice «Brillo», per far comunicare fra loro diversi tipi di oggetti connessi, in primis gli elettrodomestici di una casa ‘smart’. E potrebbe arrivare anche un’anteprima di Android M, la nuova versione del sistema operativo ‘mobilè, il cui debutto ufficiale è però previsto in autunno con l’annuncio di nuovi Nexus. Google potrebbe inoltre ampliare la sua offerta per le imprese, con un «Android for Work».

L’edizione 2015 della Google I/O potrebbe anche decretare il superamento dei Google Glass, progetto che l’azienda ha messo in stand-by. «Credo sia troppo presto per un nuovo modello di Google Glass - spiega Van L. Baker, Research Vice President di Gartner -, quindi non penso lo vedremo. Ma mi aspetto una sostituzione dei Glass». Magari ci saranno novità sulle «cardboard», i «visori» fai da te per la realtà virtuale.

C’è anche chi attende un nuovo modello di Chromecast, la chiavetta da collegare al televisore che lo rende «smart» grazie al collegamento a internet. Tra i servizi online si rincorrono infine i «rumors» su Google Photos, che potrebbe staccarsi da Google+ e segnare la «fine» di questa piattaforma.

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